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La storia di Villa Cannone in un libro, un viaggio tra foto, fonti storiche e racconti presentato da Giacomo Recchioni


Perché scrivere un libro su questa Villa? “La storia di Villa Cannone è molto ricca, ma al contempo molto torbida, - spiega l’autore – questa è una delle ragioni che ci ha portato a desiderare di documentarci per conoscere e far conoscere questa storia, mista ad un forte amore per la nostra terra natìa”.
La vita di Villa Cannone si sviluppa intorno ai grandi nomi della nobiltà, i primi proprietari furono i Conti Cordella da Viterbo nel ‘400, poi i Conti Paccaroni, per arrivare ai Conti Garulli, appartenenti alla nobiltà marchigiana. Proprio la famiglia dei Garulli ha risieduto stabilmente e a lungo proprio a Villa Cannone, mecenati votati alla Belle Epoque, agli eventi mondani e alla villeggiatura, che segnò la nascita di Marina Palmense grazie alla creazione di ville nobiliari.
In base alle fonti storiche e ai ritrovamenti archeologici in cui sono stati ritrovati reperti risalenti all’età del bronzo, risulta che il territorio di marina palmense abbia almeno 300.000 anni di storia ininterrotta, in un’ottica di continuità abitativa del luogo. Si scopre che la prima attestazione legale di Marina Palmense, in origine chiamata Contrada Osteria Vecchia, risale addirittura a prima della scoperta dell’America, e gli abitanti sono diventati “fermani” solo nel 1877.
Tra le curiosità più intriganti presenti nel libro c’è sicuramente il soggiorno presso Villa Cannone di uno dei più importanti intellettuali della storia d’Italia: Gabriele D’annunzio, legato alle Marche anche per parentela da parte di padre ai luoghi della Val d’Aso, che trascorse qui la sua luna di miele nel 1883.
Non potevano mancare le istituzioni, presenti il Consigliere regionale Marco Marinangeli, il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro che oltre a complimentarsi con la famiglia Squarcia, si schiera a favore di tutti coloro che hanno il desiderio di riqualificare una zona o un importante immobile, che non devono essere soffocati da tutti quei procedimenti burocratici tipici del nostro paese. Presente anche la Dott.ssa Emilia Zarrilli, già Prefetto di Fermo, la Fondazione Marche Cultura con Tania Torresi.

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