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Liberi di vivere con il diabete: un Campus per i pazienti


«Il Campus – spiega la presidente Rosalba Scolaro - è un momento di educazione e addestramento teorico, pratico all’autogestione della malattia, organizzato in ambiente extraospedaliero, al quale partecipano in funzione di docenti per le singole competenze medici, infermieri qualificati, dietista, nutrizionista, psicologa, e ovviamente gli affetti da diabete».
Nei precedenti appuntamenti si è potuto valutare che, aggiunge la Scolaro «con un corretto uso della terapia, dell’alimentazione e dell’attività fisica, insieme all’aiuto di un èquipe medica preparata, si può raggiungere risultati ottimali in termini di valori glicemici».
Il soggiorno si pone diversi obiettivi: favorire il confronto con altri pazienti; sviluppare un processo di autostima per far sì i che i pazienti, soprattutto nell’età più adulta, non tendano ad isolarsi e a cercare di nascondersi dagli altri; promuovere l’accettazione della malattia; addestrare alla gestione del proprio diabete prima, durante e dopo l’attività fisica; verificare la gestione della terapia insulinica e del microinfusore durante l'attività fisica programmata con il trekking; valutare l’indice glicemico negli alimenti e fornire ai pazienti le competenze e le conoscenze necessarie per la gestione del proprio microinfusore e del piano nutrizionale migliorando così il controllo glicemico e la qualità della vita. Infine, verificare correttamente, come gestire le situazioni di emergenza (ad esempio ipoglicemia o iperglicemia), come programmare il bolus (le dosi aggiuntive di insulina, necessarie in base all’alimentazione), come interpretare i dati del monitoraggio continuo della glicemia (CGM) e come adattare il proprio stile di vita alla terapia insulinica.
Il Campus, che si avvale della collaborazione del Centro antidiabetico, avrà come consulente scientifico il dr Paolo Foglini.

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