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Smerillo: semaforo verde per ‘Le Parole della montagna’ e poi no-stop fino a domenica


Hype, voglia di iniziare, un po’ di sana tensione prima del debutto e un grande desiderio di fare bene. Questa è l’aria che si respira a Smerillo, il piccolo Borgo montano che, come da copione, ospiterà l’apprezzato Festival ‘Le Parole della montagna’.
Giunta alla sua 14esima edizione, la kermesse filosofico-culturale prenderà il via nella giornata di domani, per proseguire, senza sosta, fino a domenica. A seguire, il 21 e 23 luglio, altri due appuntamenti itineranti presso i Comuni di Monteleone e Monte San Martino. Insomma, quasi una settimana di eventi dal grande spessore culturale e artistico.
Scendendo nei dettagli, come ogni anno, la montagna ispira una parola che funge da filo rosso per l’intero Festival e in questa edizione la tematica regina è la cordata. “Affrontata e approfondita sotto tanti aspetti, la parola cordata deriva dalla pratica alpinistica e porta in sé il sapore della fatica, della scalata – spiega Simonetta Paradisi direttrice artistica della manifestazione - Rappresenta quel gruppo di individui che scalano la montagna legati insieme, il primo avanza fino ad assicurare la corda al gancio di protezione che trova in parete, mentre il secondo garantisce sicurezza in caso di caduta. Perché funzioni il sistema, la corda deve essere tesa e gli alpinisti devono procedere ad una giusta distanza, coordinando i movimenti, rispettando l’uno il ritmo dell’altro ed attivando una comunicazione efficace fra loro. La parola, quindi, si riveste di significati simbolici e profondi. Partecipare ad una cordata richiede fiducia nell'altro, responsabilità, rispetto dei tempi e dei limiti altrui, cura e attenzione reciproche”.
A partire da questi spunti, il tema della cordata sarà declinato da molti ospiti illustri, ognuno facendo leva sulle proprie esperienze e sulla propria disciplina di riferimento. Smerillo, dunque, sarà teatro di grandi incontri culturali, artistici, letterari e sociali, rinnovando ancora quell’appeal e quel successo che l’hanno fatto conoscere ed apprezzare oltre i confini regionali.
Dietro alla macchina organizzativa del Festival, oltre alla direttrice artistica paradisi, c’è una squadra di amici che, da ben 14 anni, è desiderosa di fare e condividere la cultura attraverso la montagna e la sua sacralità.
Elogi e apprezzamenti per ‘Le Parole della montagna’ arrivano anche dall’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi, che sottolinea: “Il Festival rappresenta un segnale in sintonia con le politiche che la Regione sta attuando. Immaginare e realizzare un evento letterario in un piccolo comune dell’Appennino significa scommettere sulle aree interne e montane, attribuire loro un valore specifico. I piccoli borghi marchigiani hanno caratteristiche che fanno parte della nostra identità. Sono un patrimonio su cui investire, una risorsa con tanto potenziale da esprimere. Anche il tema della cordata ci trova in sintonia. Le reti museali che stiamo creando e promuovendo sono, similmente, un’alleanza con l’obiettivo di arrivare insieme e più in alto”.
Semaforo verde per l’evento principe della stagione estiva smerillese, che si aprirà, come anticipato, domani con la performance dal vivo dell’artista Giuliano del Sorbo, l’opera d’arte diventerà momento unico e irripetibile per trasformare la figura umana in una metafora dell’incontro fra i popoli. Si prosegue con il prof. Stefano Bartezzaghi, esperto di semiotica e parole, nonché enigmista, che ci spiegherà come le parole si incordano ed incrociano fra loro. Per l’appuntamento alpinistico, con la sapiente moderazione di Andrea Bianchi, torna Alex Txikon reduce dalla grande impresa invernale sul Manaslu, insieme a Tamara Lunger, sua compagna di cordata nella storia salita invernale sul Nanga Parbat, per raccontare la loro impresa sui tetti del mondo, legati uno all’altro. Per i dettagli riguardo gli appuntamenti delle successive giornate clicca QUI.

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