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Porto San Giorgio: 1° festival sulla cultura latinoamericana per omaggiare Neruda dedicato a Gianni Minà

3' di lettura
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di Marina Mannucci
fermo@vivere.it

 


Da luglio a settembre prima edizione del Festival "Latinoamericana" a cura dei titolari della libreria "La Perdigiorno", alla scoperta della terra latinoamericana tra incontri letterari, cinema, musica e antropologia.

L'idea è nata tra latinoamericani d'adozione: Laura Rosina e Stefano Levantesi, titolari della libreria La Perdigiorno di Porto San Giorgio, sono infatti recentemente rientrati in Italia dopo molti anni in Argentina, e Giordano Vecchietti, autore del libro sul Cile Generazione desaparecida, che è legato a doppio filo alla terra di Neruda e Allende.

"L'obiettivo - racconta Stefano Levantesi - è di portare all'attenzione del pubblico la ricchezza culturale sconfinata e sorprendente di un continente conosciuto solo superficialmente". Latinoamericana vuole essere un luogo di libero pensiero e opinione, che tratta di storie a volte sconosciute di un continente che è ricco di storia e ambienti meravigliosi ma che spesso, purtroppo, emerge unicamente per fatti di violenza, dittature sanguinarie, sterminio di popolazioni indigene ed estrema povertà. In questa terra ci sono patrimoni naturali unici al mondo, come il Lago Titicaca, Machu Picchu, la Cordigliera delle Ande, l'immensa pampa argentina e le cascate di Iguazù; non contanto tutto il patrimonio immateriale di altissimo spessore tra autori e voci che spesso non sono state ascoltate.

A partire dal 12 luglio fino a settembre saranno tante le occasioni di approfondimento della cultura latinoamericana: dalla proiezione di film alle presentazioni di libri, incursioni antropologiche e dibattiti.
Il primo appuntamento sarà mercoledì 12 luglio presso il Cortile dei Clareni a Capodarco con la proiezione de Il mundial dimenticato, una curiosa e singolare pellicola sui generi del falso documentario, ben accolto dalla critica internazionale come uno dei migliori film sul calcio. Domenica 23 e sabato 29 stessa location per le proiezioni di Piazzolla, la rivoluzione del Tango e No, i giori dell'arcobaleno. Alla proiezione di martedì 1 agosto nella splendida cornice di Rivafiorita sarà presente Rodrigo Dìaz, direttore del Festival del Cinema libero-latinoamericano di Trieste per un appuntamento dedicato a Pablo Neruda. "Nella prima edizione del 2023 - spiega Stefano - si porrà il focus principalmente sul Cile e su Neruda, in corrispondenza del 50° anniversario del golpe militare (11 settembre) e la morte del Poeta (23 settembre)".

Il Festival si svolgerà a metà tra Porto San Giorgio e Fermo, grazie al Patrocinio del Comune di Porto San Giorgio e alla partecipazione della Fattoria Sociale Montepacini, e vede la collaborazione di AICVAS Marche e del Festival di Cinema Ibero-Latinoamericano di Trieste, oltre che di Andrea Cardarelli del Circolo del Cinema Metropolis per quanto riguarda le proiezioni. L'artista cileno Héctor Mono Carrasco, che è stato esiliato a seguito del golpe cileno, è autore del logo del festival.

Gli appuntamenti presso La Fattoria Montepacini di Fermo sono il 3 e il 9 agosto, proiezioni e riflessioni su libri ai quali seguiranno momenti conviviali. Il festival continuerà fino a ottobre con altre date e altri appuntamenti. Era atteso Gianni Minà, giornalista che ha trattato negli anni di molte storie del continente latinoamericano, la cui improvvisa scomparsa ha spinto gli organizzatori a dedicare questa prima edizione alla sua persona.


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