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Primo appuntamento dello PsicoAperitivo, il format ideato dalle psicologhe Lucia Callarà e Sara Sacchini e supportato dalla redazione di viverefermo


Lo spazio dedicato alle riflessioni psicologiche è quindi alleggerito dal momento sfizioso dell'aperitivo, creando così un'atmosfera amichevole in cui sentirsi a proprio agio. Il format è pensato per aprire lo studio professionale e renderlo meno austero, alleggerire la formula della terapia individuale o di coppia e trasportarla in un luogo diverso, libero da qualsiasi timore.
Le due psicologhe, che lavorano in squadra perché credono che la terapia abbia bisogno del sostegno con l'altro, hanno affrontato il tema delle relazioni e nello specifico della dipendenza affettiva. "La dipendenza affettiva ha le stesse caratteristiche di una dipendenza da sostanze stupefacenti" hanno spiegato "per cui è facile esserne assorbiti così come è complicato uscirne".
Nel corso dell'evento, grazie agli interventi dei presenti che si sono sentiti liberi di fare domande, esprimere riflessioni e di aprirsi agli altri, sono emerse le caratteristiche di ogni tipo di relazione: dalla relazione equilibrata (quella auspicabile), alla relazione confusa, da quella piena di rabbia a quella basata su un rapporto del "dare e avere" fatto di squilibri.
"La tipologia di coppia più comune che riceviamo in studio è quella confusa, in cui si intrecciano in maniera aggrovigliata i rapporti relazionali di coppia a quelli della famiglia di origine, ma non è rara anche quella in cui i due partner sono spesso rabbiosi e reciprocamente irrispettosi".
I presenti, chiacchierando e interagendo tra loro, hanno fatto emergere realtà eterogenee, alcune simili, altre molto lontane, dovute alla differenza di età e di esperienza. Questi momenti di confronto sono utili a tutti, sono momenti di apertura con gli altri e con se stessi, in cui non è necessario parlare per interagire: si può anche solo ascoltare e interiorizzare. Chi, d'altra parte, non è mai stato in una relazione difficile? "Quello delle relazioni è un mondo in evoluzione - spiegano la dottoressa Callarà e la dottoressa Sacchini - in cui ogni partner si trasforma, cresce, arriva a compromessi e alcune volte va in crisi".
La dipendenza affettiva è nociva per chi la subisce, così come accade in ogni tipo di dipendenza. Come salvarsi, quindi? Non c'è un vademecum da seguire, però le psicologhe hanno una sola risposta: conoscere se stessi, uscire dalla relazione e iniziare un percorso introspettivo, magari aiutati da un periodo di terapia. L'invito è quello di imparare a parlare con se stessi, e forse partecipare ad uno di questi momenti d'incontro potrebbe rappresentare quella spinta in più che da soli è difficile darsi.
Lo PsicoAperitivo sarà replicato con differenti tematiche nel corso dell'estate e proseguirà in autunno in diversi locali della provincia di Fermo.
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