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“Io sono libero”, l’ex Presidente della Regione Calabria Scopelliti ha presentato a Fermo il suo libro. Vita politica, rapporto con la giustizia, il giudizio sul Governo tra i temi trattati.

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di Alessia Palloni

fermo@vivere.it


Io sono libero”, è quasi un grido di liberazione il titolo che Giuseppe Scopelliti ha dato al suo libro.

L’ex presidente della Regione Calabria, già Sindaco di Reggio Calabria ha presentato il suo libro oggi alla sede della Provincia di Fermo, incontro molto sentito dall’amministrazione sia comunale che provinciale. Il merito della visita Fermana di Scopelliti viene riconosciuto alla Consigliera Provinciale Pisana Liberati, che anticipando le parole dell’autore ha dichiarato:” Leggendo mi sono emozionata, ma ho provato una forte preoccupazione in quanto amministratore”.

Sono molti i temi toccati da Scopelliti, guidato durante la presentazione dal giornalista fermano Raffaele Vitali: dal colpo di fulmine da giovanissimo negli anni ‘70 con la politica, grazie ad un comizio di Almirante in Calabria, che negli anni lo porterà a diventare segretario nazionale di Fronte della Gioventù. Gli anni delle lotte di gioventù che ricorda con grande piacere e in cui ha conosciuto giovani ragazzi che sarebbero poi diventati figure rilevanti nello schieramento politico della Destra, come il Consigliere Regionale Andrea Putzu e il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Il suo giudizio sulla Premier Meloni non poteva che essere positivo in quanto rimasta coerente con la tradizione politica da cui proviene. Scopelliti ha dedicato molti anni della sua vita a lottare contro la ‘ndrangheta per portare in Calabria la legalità e servire lo Stato. Tra i suoi più grandi meriti c’è quello di aver assemblato l’associazione Beni Confiscati alla Mafia e portato in Calabria Frontex (l’agenzia europea che controlla i confini), creando così un presidio di legalità.

Il rapporto con la giustizia: Scopelliti venne condannato il 4 aprile 2018 con sentenza definitiva per il reato di falso in atto pubblico, una condanna ingiusta ma “scontata fino alla fine con dignità”, afferma. Convinto del fatto che si sia trattato di una sentenza politica per spodestarlo.

Da diverso tempo non ha più un ruolo attivo in politica, ma l’attenzione che dedica alla vita carceraria potrebbe essere un valido motivo per tornare ad occupare posizioni pubbliche importanti. “Servono attività da far svolgere ai detenuti, qualcosa che stimoli le loro passioni e vocazioni, ed è necessario che alla fine della pena ci siano figure professionali a stilare una relazione sulla possibilità di un loro reintegro nella società”, sostiene Giuseppe Scopelliti.

Presenti all’incontro il Presidente della Provincia Michele Ortenzi, i Consiglieri Regionali Putzu e Marinangeli, l’assessore all’urbanistica del Comune di Fermo Antonietta di Felice. Proprio Andrea Putzu ha voluto spendere sue parole in sostegno dell’amico di lunga data:” Provo orgoglio ed ammirazione ad essere qui, alla presentazione di questo libro. Quello che è successo a Giuseppe è stato ingiusto, per noi che veniamo da Gioventù Nazionale in nome di Scopelliti è una garanzia, ha combattuto la mafia e ha contribuito alla creazione della tradizione della Destra al sud”.


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Alessia Palloni




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