articolo
Un debito d’amore: il taglio emotivo


Questo vuol dire staccarsi, ma anche restare connessi, conservando un contatto affettivo con le emozioni della propria famiglia. Talvolta però si pratica un distacco radicale, separandosi in maniera brutale, tagliando i ponti. Più il legame di appartenenza è forte e invischiante, più un figlio può sentire la necessità di recidere il cordone con un taglio netto. Il “taglio emotivo” è approfondito dallo psichiatra Murray Bowen, il quale ha sottolineato l’importanza di una riconciliazione con la famiglia di origine, suggerendo alle persone di suonare il campanello di casa con la valigia in mano; si torna in segno di riappacificazione per riconoscere ciò che di buono e bello c’è in famiglia. “Tre piani” è un film di Nanni Moretti che racconta i compiti di sviluppo di alcune famiglie. Andrea, uno dei personaggi, è un ventenne figlio di due giudici. Una sera, guidando in stato di ebbrezza, investe e uccide una donna. I suoi genitori concordano che deve prendersi le sue responsabilità. Andrea viene condannato, e non perdona i genitori poiché hanno scelto di non difenderlo, anzi li accusa di aver sempre deciso al posto suo, sostituendosi a lui. Una volta uscito dal carcere, attua un taglio emotivo con la famiglia. Sparisce, diventa padre, e quando la madre lo ritrova dopo anni, Andrea è ancora arrabbiato. Ma così facendo condanna se stesso ad un odio eterno. Non si da il permesso di diventare adulto, accogliendo la fragilità dei genitori. Andrea agisce come un adolescente che si ribella a vuoto. Il taglio emotivo è in realtà un grido d’amore rovesciato: un amore nascosto, negato. Delle volte il rapporto genitoriale è talmente invischiato che per svincolarsi, per crescere, è necessario tagliare con un genitore, o con entrambi, nell’illusione di liberarsene. Il paradosso è che la rabbia e la distanza emotiva generano una colla difficile da staccare. È importante accettare che le cose sono andate così, sentirne tutto il dolore per poi andare avanti, consapevoli di quella sofferenza.
«“Conosco la differenza tra le persone che sanno aprire il loro cuore e quelle che non sanno farlo.”
“E se uno lo apre cosa accade?”
“Si guarisce.”»
HARUKI MURAKAMI

SHORT LINK:
https://vivere.me/eb5j
Commenti
