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Fermo: Il Mito della Caverna per tutti, il progetto di didattica inclusiva realizzato da studenti e docenti del Liceo Artistico “Preziotti – Licini”

4' di lettura 07/06/2023 - Inclusione e accessibilità sono le parole chiave del progetto realizzato dalla classe 3°AAS, (indirizzo di architettura e scenografia) del Liceo Artistico “Preziotti – Licini”: un video-racconto del famoso “Mito della Caverna” di Platone, che unisce ai disegni e alle ambientazioni digitali, la narrazione sottotitolata della celebre allegoria. “Un video coinvolgente, chiaro e alla portata di tutti”, dalle parole degli stessi realizzatori, fedele al testo originale e al contempo esempio di una didattica senza barriere, in cui la collaborazione tra ragazzi e corpo docente gioca un ruolo fondamentale, per una scuola dove non si guarda solo chi arriva primo.

“Lo scopo del lavoro è stato quello di creare una risorsa informativa”, ha detto la dirigente Annamaria Bernardini, “con criteri di inclusione e accessibilità per difficoltà linguistiche o di ogni altro tipo”, aggiungendo anche che ciò risulta utile per lo sviluppo delle competenze trasversali delle ragazze e dei ragazzi che si sono messi in gioco nel progetto; “le cosiddette life skills: una su tutte la capacità di comprendere le difficoltà degli altri e operare verso l’inclusione sociale”. La trasversalità del lavoro, oltre a far “vedere in modo più organico le diverse competenze che si acquisiscono in classe”, è stato anche uno stimolo per i docenti, la cui sinergia è stata centrale per la riuscita del video. A coordinare i gruppi di lavoro, costituiti dagli studenti, infatti sono stati, in particolare, la prof.ssa Agnès Picot, docente di sostegno e autrice di un volume di filosofia con percorsi differenziati, oggetto di futura pubblicazione; la prof.ssa Maria Pamela Bulgini, docente di filosofia e coordinatrice del percorso di educazione civica; il docente di architettura prof. Mauro Di Marco e la docente del laboratorio di scenografia, la prof.ssa Tiziana Vallasciani.

“L’approccio scelto”, ha spiegato la prof.ssa Picot, “è stato quello dell’UDL (Universal design for learning): concetto preso in prestito dall’architettura degli anni ’70, secondo cui fin dalla prima progettazione di un prodotto esso deve essere pensato direttamente come adatto a tutti”. Ed è con la guida di questo assunto che si è giunti ad un’elaborazione grafica chiara ed efficace, e ad un testo attinente all'originale, seppur facilitato nei vocaboli e nella sintassi. “Le difficoltà scolastiche che vediamo in concreto tutti i giorni”, ha continuato la professoressa, “non sono un problema di chi le ha, ma sono l’esito di un’interazione non ottimale tra queste stesse persone e il contesto: è qui che si sente l’handicap”.

Il progetto è a tutti gli effetti un compito di realtà, secondo la prof.ssa Bulgini, in cui le differenti abilità di ogni singolo studente si sono mosse all’interno di un campo del tutto interdisciplinare (come lo è, del resto, il mondo): alle nozioni di filosofia e allo studio del testo si sono uniti le capacità di eloquio e narrazione, oltre all’abilità nel disegno sia su carta che in 3d, tramite l’utilizzo del software Sketch Up per le ambientazioni; fondamentale perciò lo studio dell’architettura greca, coordinato dal prof. Di Marco, e dei costumi dell’epoca, su cui gli studenti si sono soffermati con la prof.ssa Vallasciani.

“Dovevamo cercare un video su YouTube riguardo il Mito della Caverna, ma nessun risultato era soddisfacente, così è venuta l’idea per questo progetto”, hanno poi spiegato i ragazzi del 3°AAS, “e da una perplessità iniziale, una diffidenza quasi, davanti alla realizzazione di un video inclusivo, siamo arrivati ad ottenere un lavoro di cui siamo fieri”. “Il Mito della Caverna è l’esempio di come lo studio e la ragione siano una luce che permette di cambiare il modo in cui si guarda alle cose, e questo è stato d’ispirazione per capire come con impegno e buona volontà si possa fare qualcosa per aiutare gli altri”.

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di Danilo Monterubbianesi

fermo@vivere.it







Questo è un articolo pubblicato il 07-06-2023 alle 17:43 sul giornale del 08 giugno 2023 - 838 letture

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