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Fermo: lo spazio grigio tra uomo e natura in “Che cos’è l’intelligenza naturale?” di Pedro Neves Marques, a Palazzo Falconi

3' di lettura 05/06/2023 - È un incontro complesso, un incrocio caotico tra natura, uomo, sessualità e tecnologia ad emergere nella mostra personale di Pedro Neves Marques, “Che cos’è l’intelligenza naturale?”, presentata nel pomeriggio di domenica 4 giugno nella suggestiva cornice di Palazzo Falconi, dove sarà visitabile fino al 31 luglio. L’organizzazione dell’associazione Karussell e la direzione creativa di Matilde Galletti sono stati affiancati dalla preziosa collaborazione con la Galleria Umberto di Marino di Napoli e il sostegno della Savelli Ascensori, del Banco Marchigiano, nonché dei proprietari della dimora.

“Lo spazio si presta a giocare con la storia dell’arte, e soprattutto con l’arte contemporanea”, ha detto la curatrice durante la presentazione dell’allestimento, facendo notare come i moderni lavori di Marques si trovino in dialogo con spazi appartenenti ad un’altra epoca. La sovrabbondanza degli spazi e lo sfarzo settecentesco del palazzo sembrano inghiottire le opere esposte, che decidono a volte di rannicchiarsi e restare nel loro umile angolino, ma altre volte si ribellano, fino ad imporsi sulla materia circostante, catalizzando l’attenzione.

I lavori dell’artista sono eclettici e abbracciano le stampe, la fotografia, la poesia visuale e il video; il tutto ruota attorno a delle domande, a dei problemi che rimangono tali, alle fascinazioni della riflessione umana quando si interfaccia con il mondo, e più in particolare con la natura, il futuro e l’uomo stesso, con la sua tecnica e le sue idee. In che rapporto convivono uomo e natura? Fin dove si può spingere la tecnologia? Ha senso parlare di naturale nella sessualità, o il problema non esiste? In che modo la natura è intelligente?

Ciò che ha animato Marques in queste sue creazioni è stata la sua “passione fanciulla per la fantascienza”, come ha spiegato Matilde Galletti, che lo ha portato quindi ad indagare e ricercare in particolare nel campo dell’ingegneria genetica, trovando un riflesso, ad esempio, nello studio sull’inibizione sessuale delle zanzare portatrici del virus della zika; non c’è giusto o sbagliato, si riflette sul concetto di limite, di manipolazione, di intelligenza umana che interagisce con quella della natura, sempre che non siano la stessa cosa.

“L’intelligenza naturale è quella che diamo alla natura a partire dal Secolo dei Lumi, nell’atto di classificarla e organizzarla; ma quando si va ad organizzare qualcosa di libero e autonomo, proprio come la natura, si sbaglia: essa ha un suo comportamento, che cerca sempre di perseguire”. Così prende forma anche la riflessione di Marques sulla sessualità, troppo spesso incasellata dalla riflessione umana nel corso della storia; ma come si può circoscrivere e schematizzare qualcosa che, in quanto naturale, non segue schemi precisi, o schemi a noi noti?. “Ognuno dovrebbe trovare il proprio genere e la propria identità, senza che ciò rappresenti un problema”, ha continuato la curatrice, “la società continua a parlarci di questi come problemi forse per mascherarcene altri”.

La rappresentazione più potente dell’intelligenza vegetale sta nell’ultima stanza della dimora, nell’interazione tra una mano robotica e una mimosa pudica, immortalata in un filmato; la pianta, famosa per la sua capacità di ritrarsi al contatto con enti esterni è il simbolo “dell’intelligenza esperienziale”, un meccanismo di difesa che presuppone anche una conoscenza del mondo esterno, una fiducia nel pericolo svanito, dimostrata ogni volta che dolcemente si presta a riaprire le sue foglioline. C’è riservatezza e sensualità in quei movimenti, o in quell’atteggiamento, perché personificare non potrebbe essere più facile; allora viene da chiedersi se davvero l’intelligenza sia un concetto universale, o solo uno dei nostri inutili schemi.

La mostra è visitabile su prenotazione ogni domenica di giugno alle 18 e ogni mercoledì di luglio alle 18, contattando karussell.artecontemporanea@gmail.com, oppure la pagina Instagram @karussell__ e il profilo Facebook “Karussell”.


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di Danilo Monterubbianesi

fermo@vivere.it







Questo è un articolo pubblicato il 05-06-2023 alle 06:14 sul giornale del 06 giugno 2023 - 668 letture

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