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8° Premio Cesarini, tra i vincitori anche il giocatore della Fermana Matteo Maggio


Dopo i saluti di rito con il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l'assessore allo sport Alberto Scarfini, il collegamento con Casa Italia, trasmissione Rai, durante la quale sono stati fatti i complimenti al Teatro dell'Aquila che con i suoi quasi mille posti è il più grande e più bel teatro lirico delle Marche.
Sul palco, con la frizzante conduzione di Marco Lollobrigida e Simona Rolandi (Rai sport), erano presenti campioni del passato come Daniele Massaro, Massimo Bonini, Evaristo Beccalossi, Davide Ballardini, il direttore sportivo del Frosinone Guido Angelozzi, il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, Leondino Pescatore del Corriere dello Sport. In sala il neo presidente della Lega Pro Matteo Marani, giornalista ed ex vicedirettore di Sky Sport, subentrato da pochi mesi al dimissionario Francesco Ghirelli.
Presente la Fermana F.C. con una sua corposa delegazione di dirigenti e giocatori dell'under 15, c'erano anche il “campioncino” Matteo Maggio (foto in alto a lato di Simoni e Marani), giocatore che ha vinto il Premio Cesarini per aver siglato quest'anno uno dei gol più vicini al triplice fischio, e il suo procuratore Silvio Pagliari che non si è sbilanciato sulla prossima destinazione dell'attaccante, facendo capire però che è difficilissima, purtroppo, una permanenza di Maggio a Fermo.
Anche al Presidente della Lega Pro Matteo Marani è andato il premio Renato Cesarini 2023; il riconoscimento gli è stato consegnato dal Presidente della Fermana F.C. Umberto Simoni (foto in alto).
Nel corso della serata il Presidente Marani ha speso parole importanti per la Fermana, facendo più volte i complimenti alla società per l'impegno profuso sia in ambito calcistico che per le iniziative poste in essere, come ad esempio il sostegno dei ragazzi meno fortunati dell'A.S.D. “Soccer Dream” della Fattoria Sociale di Montepacini, attività che ha colpito in modo particolare anche il direttore di Tuttosport Vaciago. La società gialloblù ha ringraziato il Presidente Marani per le splendide parole avute nei suoi confronti.
La manifestazione è iniziata con un talk show sul calcio e sullo sport in genere. Oggetto principale la necessità di rivalutare nel calcio italiano l'utilizzo dei giovani e la valorizzazione dei settori giovanili locali. Per le società è più facile prendere i giocatori dall'estero perché ci sono meno regole e spesso anche vantaggi economici; a causa di ciò oggi nelle squadre giocano più stranieri che italiani, i giovani dei vivai hanno poco spazio e se la Nazionale italiana è stata assente per due anni dalla fase finale dei Mondiali una ragione è questa.
Si è detto della difficoltà di emergere da parte dei giovani oggi, Bonini ha detto che lui a 17 anni giocava ancora con i tornei dei bar, tre anni dopo stava con la Juventus. Oggi nei settori giovanili, anche di più alto livello come quelli della Nazionale, c'è una grande organizzazione ma i giocatori non hanno più fantasia, troppi allenatori con i tablet in mano.
Si è denunciata una grave stortura: le società di serie C a volte preferiscono rinunciare ai “minutaggi” (incentivi economici della Lega per far giocare un tot. di minuti i giovani under) e schierare in campo giocatori meno giovani ma “raccomandati” da famiglie e sponsor che pagano bene pur di vederli giocare: sono soldi più facili e immediati, e in serie C abbiamo visto molto da vicino questo modus operandi che purtroppo non porta da nessuna parte.
Dal palco più di uno ha fatto notare che oggi brillava l'assenza dei procuratori, che invece sono tra i protagonisti principali nel mondo del calcio, e spesso criticati di essere la causa di tanti problemi.
Altro tema trattato: necessità di riforma radicale dei regolamenti per non avere più casi Juventus che distorcano il campionato. Inoltre i fondi di private equity si stanno interessando del calcio italiano, in particolare della serie A, ma anche delle serie minori, per ricavare profitti: è la giusta via?
La giornata si è conclusa con la cena di gala nel Salone delle Feste dell’Hotel Astoria di Fermo, durante la quale i vincitori hanno ricevuto il premio, una scultura appositamente creata per l’occasione.
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