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Ponte lungomare Fiume Ete, assessora Luciani: "Nessun rinvio al 2024"


Secondo la prima previsione il ponte doveva essere terminato per l'estate 2022, ma l'anno precedente la prima impresa edile aggiudicataria ha abbandonato il cantiere preferendo pagare la penale perché il notevole aumento del costo delle materie prime aveva reso l'appalto non più conveniente.
Oggi fanno un po' sorridere, amaramente, queste affermazioni degli amministratori di più di due anni fa (marzo 2021), secondo cui “l'impalcato del ponte arriverà la prossima settimana”.
La rinuncia della prima impresa aggiudicataria ha costretto il Comune di Fermo (unica stazione appaltante) a rifare la gara e nel 2022 l'aggiudicazione dei lavori alla Nuova Metallurgica di Ascoli Piceno (capogruppo) e Procaccia Costruzioni di Penna Sant'Andrea (TE).
Consegna e inizio lavori marzo 2022, termine previsto maggio 2023, poi recentemente posticipato a luglio.
Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro con i suoi frequenti aggiornamenti sui social si è sempre detto soddisfatto del modus operandi di queste nuove imprese che non si sono mai tirate indietro nonostante le ulteriori difficoltà che pure sono arrivate. Meno di due mesi fa lo stesso sindaco si è recato presso lo stabilimento dove stanno realizzando l'impalcatura (Procaccia Costruzioni di Penna Sant'Andrea, Teramo), affermando che tutto procedeva regolarmente e che entro questa estate il ponte sarebbe stato transitabile (vedi immagine in fondo all'articolo).
Nella precisazione odierna l'assessora Luciani dice che i lavori per la realizzazione dell'impalcatura procedono regolarmente, non c'è stata alcuna sosta, ma sostiene anche di non sentirsela più di garantire un termine esatto di fine luglio, perché “qualche ulteriore slittamento potrebbe esserci”. Secondo la Luciani però la previsione di arrivare fino alla primavera del prossimo anno è assolutamente esagerata.
Quindi - deduciamo noi - se ritardo ci sarà sarà solo di due o tre mesi, però per questa estate il ponte purtroppo non sarà percorribile.
Anche il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Fermo Alessandro Paccapelo è intervenuto sui social smentendo il termine della primavera 2024.
Una cosa è certa, la realizzazione di questo ponte è un'opera quasi più sofferta di quello sullo stretto di Messina.
Non c'è da meravigliarsi, come spiega l'ingegnere Ingrid Luciani, perché si tratta di un'opera molto particolare che che nella nostra zona non è stata mai fatta, inoltre il notevole aumento del costo delle materie prime e dei materiali di questi ultimi tre anni ha reso più difficili tutti i lavori, sia pubblici che privati.
Il ponte è costituito da una unica campata di 55 metri, senza piloni nel letto del fiume, per evitare di realizzare ostacoli all'idraulica del corso d'acqua in un punto vicinissimo alla foce. Il ponte arriverà a “pezzi” e sarà montato in loco.
La struttura del ponte, in acciaio zincato, sarà predisposta per sopportare anche il traffico veicolare (come peraltro si deduce facilmente osservando le dimensioni dei piloni già costruiti), ma secondo la volontà dei due Comuni sarà normalmente chiuso alla circolazione stradale e sarà fruibile solo per biciclette e pedoni, salvo situazioni di emergenza o particolari (ad. esempio passaggio mezzi di soccorso etc.).
Si tratta di un appalto di circa 740 milioni di euro interamente a carico del POR (Programma Operativo Regionale) finanziato con Fondi FESR (Fondi Europei di Sviluppo Regionale) 2014-2020 per la realizzazione della cosiddetta “Ciclovia Adriatica” lunga 1300 km da Trieste a Santa Maria di Leuca.
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