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Alla scoperta del bello che c’è

2' di lettura 26/05/2023 - Tre fatti che vanno raccontati. Il primo: questa mattina, insieme a Milena e Tonino, sono andato a parlare ai bambini della scuola elementare di Ortezzano. Erano collegati anche altri plessi. Il tema era il Donacibo: la raccolta di generi alimentari per famiglie bisognose promossa dal Banco di solidarietà. Gli scolari sono stati molto attenti, catturati anche dalle parole e dalla musica di Nek e di Gaber, e dal video riguardante le 10 parole della Dieta mediterranea. Il fatto bello è che, senza alcuna sollecitazione, i piccoli allievi e le loro famigli avevano già portato a scuola i generi alimentari a lunga conservazione. Le insegnanti sono state brave a valorizzare e voler approfondire un gesto che è stato definito “gesto del cuore”, dono senza corrispettivo, guadagno però morale per ognuno.

La seconda cosa che mi piace raccontare è la conferenza stampa di ieri pomeriggio a Cerreto di Montegiorgio per il lancio di Cerreto medievale. Al di là del nutritissimo programma del 3 e 4 giugno, con oltre 100 artisti, va colto il lavoro gratuito – ancora una volta il “dono” – che l’associazione Rivivi Cerreto mette in campo ogni anno. E non solo per organizzare una festa che ha diramazioni nazionali, ma per tenere in ordine, mantenere pulito, accogliente, ospitale, e custodire come meglio non si potrebbe il patrimonio naturale che insiste nel piccolo borgo. Lavorare per il comune bene è stata la parola più volte ripresa dal direttore artistico Marco Rapazzetti e dal presidente Giuliano Clementi. I dettagli li troverete nelle cronache dei colleghi giornalisti. Il mio interesse è quello di segnalare la bontà del ritrovarsi insieme, fare comunità, come ha detto il probabile ancora assessore Michela Vita e il sindaco Michele Ortenzi.

Recita un detto africano: da soli si va veloci. Insieme si va lontani. Ricostruire trame di popolo è, non solo urgente, ma vitale.

Il terzo dettaglio è quello colto ieri sera a Fermo tornando dalle prove in vista, domenica, della nomina dei Gonfalonieri e dei Priori, questi ultimi anche da investire, della Cavalcata dell’Assunta. Davanti alla grande chiesa del Carmine, sorge la piccola chiesa della Pietà. Porta aperta e gente in preghiera. Preghiera per 24 ore di seguito con turni di un’ora e più. Ci si sente più protetti dalle loro preghiere,

Nel Medio Evo, un grande re di Francia si trovò all’improvviso, con la sua imbarcazione, dentro una terribile tempesta. Domandò al nocchiero quanto tempo mancasse alla mezzanotte, ora in cui monaci e monache tornano in chiesa per la preghiera comunitaria. Come un manto candido steso su ognuno di noi. Il nocchiero rispose che mancava poo. Il re aggiunse: dobbiamo resistere sino a quell’ora… poi saremo salvi.


   

di Adolfo Leoni

fermo@vivere.it





adolfo leoni


Questo è un articolo pubblicato il 26-05-2023 alle 21:47 sul giornale del 27 maggio 2023 - 150 letture

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