x

Fermo. Il Bello di via Vitelli

2' di lettura 21/05/2023 - Fermo. Via Vitelli: più che una via un vicolo. Un breve tratto di strada che è molto suggestivo. Andarci di mattina presto, dopo la brina notturna, è avere il riflesso argenteo rimbalzare sulle mura delle abitazioni. Riflesso che parte dalle tante piccole piante fiorite, dai tanti fiori sgargianti che gli abitanti hanno posizionato davanti a casa negli ultimi anni. Ha iniziato il sig. Lucio a metter fiori, lui, con il pollice verde scoperto da adulto. Un modo per rendere ancora più accogliente anche l'ingresso alla propria abitazione. L'azione contamina i vicini, non subito ma nel tempo. Ora via Vitelli è verdissima e coloratissima. Altre non ce n'è.

Anche il sindaco Paolo Calcinaro l'ha visitata giorni fa. Apprezzando l'impegno dei residenti. C'era anche Lucio che ha avanzato una proposta: rendere il centro storico fermano, specie i suoi numerosi vicoli, un grande giardino floreale. La spesa sarebbe minima, massimo il risultato di gradimento, specie da parte di quanti arrivano a Fermo, e in modo particolare i turisti. Il primo cittadino ha ascoltato con attenzione. Porterà la proposta all'attenzione dei suoi amministratori, quello all'ambiente soprattutto.

Girando per la Terra di Marca un esempio simile lo si trova nell'incasato medievale di Monte Vidon Corrado. Non c'è balcone, finestra, porta di casa che non abbiano fiori.

Tornando a via Vitelli, non sappiamo se Lucio abbia voluto ingentilire anche la famiglia che dà il nome alla strada.

Niccolò Vitelli fu all'inizio della stirpe. Tito Tomassini ne scrive come di uomo fazioso e crudele. Siamo intorno al primo mezzo secolo del Quattrocento. I figli non furono da meno. Con una caratteristica in più, però: erano sì prepotenti, ma anche valorosi condottieri. Tra questi, Paolo Vitelli, grande amico dei Medici fiorentini alla fine del XV secolo.

Ma la figura più nota e tragica fu Vitellozzo Vitelli. I fiorentini tentarono di ucciderlo insieme al fratello Paolo. Non riuscirono nell'impresa. A riuscirvi però fu Cesare Borgia ovvero il duca di Valentinois. Subdorato il tradimento, il Borgia attirò il suo ex luogotenente a Senigallia e lo fece strozzare. Indovinate insieme a chi? Insieme a Oliverotto Euffreducci, il tiranno che, tempo prima, aveva fatto strozzare i suoi parenti a Fermo. Come dire: chi la fa l'aspetti.

I fiori di via Vitelli ammantano di bellezza il ricordo di una schiatta non proprio esemplare.



   

di Adolfo Leoni

fermo@vivere.it





adolfo leoni


Questo è un articolo pubblicato il 21-05-2023 alle 08:11 sul giornale del 22 maggio 2023 - 1710 letture

In questo articolo si parla di colori, adolfo leoni, bello

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/d94G





logoEV
logoEV
qrcode