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Traslocata la roulotte di Giordano, e vissero tutti felici e contenti

2' di lettura 21/03/2023 - FERMO - Risolta dopo undici anni la vicenda dell'uomo che vive in due roulotte a bordo strada davanti ad un supermercato. Soluzione che accontenta tutti. Il sindaco Calcinaro: «Nessuna volontà di dare noia ad una persona fragile, ma spostamento neceassario per lavori sulla strada».

Tanto tuonò che piovve. La roulotte in cui abita Giordano Scipioni è stata traslocata questa stamattina nella parte alta della vecchia strada "Madonna del Ferro", grazie alla collaborazione gratuita dell'Officina Cotechini (foto in basso). La seconda roulotte, troppo vecchia, è andata in demolizione.
Il trasloco è stato indolore, con la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Fermo, presente l'assessore Giampieri, dello stesso Giordano e di un suo amico che per alcuni giorni terrà e curerà gli animali (alcuni piccioni) che erano dentro la seconda roulotte che fungeva da ripostiglio; altri materiali conservati nella seconda roulotte saranno depositati in un magazzino comunale fino a quando non arriverà sul posto una nuova, probabilmente più grande, roulotte, dove Giordano andrà a vivere (mentre l'attuale diventerà ripostiglio) come promesso dall'assessore Giampieri e dal dirigente Della Casa (Servizi Sociali del Comune di Fermo).
La nuova collocazione è a pochi metri dalla vecchia, su area comunale, in modo che Giordano possa mantenere contatto con lo stesso quartiere, ma allo stesso tempo un punto più riservato.


«A Giordano, che conosco e con cui ho parlato più volte personalmente - il commento della vicenda da parte del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro - abbiamo "ordinato" di spostarsi non perché dava fastidio (c'è rimasto per otto anni da quando sono sindaco) ma perché proprio in quel tratto dobbiamo iniziare un lavoro con urgenza (altrimenti perdiamo il finanziamento statale) per sistemare una volta per tutte quel dissesto che crea un pericoloso, specie per i motocicli, promontorio in mezzo alla strada. Voglio che si sappia che nel frattempo abbiamo, me compreso, a lui offerto: più volte un alloggio comunale, gli abbiamo trovato un lavoro fisso che lui ha inteso poi lasciare, una sistemazione in albergo fin quando non ne trovava un'altra, una roulotte nuova ed igienica da sistemare appena li sotto (vecchia salita del Ferro), a pochi metri così da non perdere contatto con quella zona. Purtroppo lui non ha inteso accettare nulla (salvo l'ultima sistemazione, concordata negli ultimi giorni). Non mi permetto minimamente di emettere giudizi su questa sua posizione, assolutamente, però capirete che il lavoro di sistemazione della strada, con soldi pubblici, lo dobbiamo fare tanto più perché risolve un pericolo lamentato, giustamente, da tanti cittadini. Ci tengo a precisare questo perché mai possa pensarsi che si dia noia ad una persona in uno stato di fragilità».

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Paolo Bartolomei


Questo è un articolo pubblicato il 21-03-2023 alle 17:47 sul giornale del 22 marzo 2023 - 9334 letture

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