comunicato stampa
Fermo: l’ITET Carducci-Galilei confermata come scuola innovativa


L’USR Marche ha pubblicato questa settimana l’elenco delle “scuole innovative” accoglienti, ovvero di quegli Istituti scolastici che si caratterizzano per la consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica: il Carducci -Galilei è tra queste.
Un risultato fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Cristina Corradini, che in questi anni ha investito sull’innovazione tecnologica dell’Istituto, trasformandolo in un contesto concreto di applicazione delle nuove metodologie didattiche.
E sono proprio le esperienze metodologiche, tecnologiche e di ricerca avviate dai docenti dell’Istituto, applicate all’interno delle classi, che hanno spinto la scuola a mettere a disposizione della collettività e dei nuovi docenti i progetti innovativi, che coprono le aree indicate dal Ministero, in cui rientrano, ad esempio, le competenze specialistiche per la professione del geometra, i laboratori per il contrasto di ogni forma di discriminazione, stereotipo e pregiudizio, fino alla realizzazione di attività didattiche che integrano robotica, coding, making, intelligenza artificiale e realtà aumentata alle lezioni in orario curricolare.
Per tutti i docenti neoassunti che sceglieranno la modalità formativa del visiting, l’ITET metterà a disposizione figure particolarmente qualificate del proprio organico per svolgere un’accoglienza capace di essere da stimolo per i nuovi docenti, nell’ambito della formazione richiesta per la conferma in ruolo e per la costruzione del proprio portfolio professionale.
“Un risultato importante, appreso con grande soddisfazione” commenta la Dirigente Cristina Corradini “che mette in luce il lavoro quotidiano anche degli anni precedenti e che conferma come il Carducci-Galilei si dimostri ancora una volta una scuola che supera il modello tradizionale, adottando modelli aperti di didattica, che volge il proprio sguardo verso il futuro in un’ottica di miglioramento, attraverso un’innovazione continua. La valorizzazione del capitale umano, il lavoro di ricerca, la sperimentazione svolta dai docenti con i ragazzi, l’approccio allo studio che è anche apprendimento e scoperta insieme, permettono al cambiamento di diventare una risorsa. E questo ci è stato appunto riconosciuto”.

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