Giovannino, il bambino curioso che travalica ogni confine

4' di lettura 28/12/2022 - “Coraggioso io? Non Credo proprio, sicuramente sono curioso, questo sì; comunque avevi ragione, la storia che mi hai raccontato ha dell'incredibile ed è piena di mistero; mi piacerebbe capirci qualcosa, anche se il rischio è davvero molto alto”.

Così parla il protagonista de Il Natale di Giovannino, il nuovo racconto di uno dei massimi esperti della tradizione fiabistica popolare Antonio De Signoribus: un bambino di pochi mezzi, che vive con la sua povera famiglia alle porte di un bosco, ma dal cuore davvero grande. È Natale e Giovannino si incarica di portare a casa un abete da addobbare insieme ai suoi genitori. Quando uscirà dalla sua misera casa troverà un mondo magico ad aspettarlo: dal primo incontro con un albero parlante, che lo convincerà a non abbatterlo, a delle ardue prove lungo un cammino privo di certezze che il piccolo deciderà di percorrere dopo aver ascoltato dall'albero risparmiato una storia su un castello oscuro e su chi vi abita. Giovannino, spinto da quel motore sempre acceso in lui, la curiosità, che lo mette al riparo, quasi inconsciamente, dai pericoli che lo attendono, si incammina allora verso un percorso sconosciuto.

Ad accompagnare il protagonista gli elementi magici (streghe e principesse, una natura parlante ed arrabbiata con l'uomo che la inquina costantemente), i simbolismi (numeri biblici, il sette e il tre, che si alternano e un'aquila reale posta a guida di una delle prove che Giovannino dovrà affrontare) ed alcuni personaggi particolari (le tre vecchiette che, come le moire che tessono il destino di ogni essere vivente, conducono il piccolo verso la riuscita delle sue imprese bambinesche); tutto questo, fuso in un intreccio fiabesco di chiara tradizione orale, fanno del racconto di De Signoribus uno spunto di riflessione per questo periodo di festa.

Sì, perché la storia pone alla luce temi importanti che tornano alla ribalta soprattutto durante le festività natalizie: il rispetto per la famiglia (Giovannino vuole far passare un bel Natale ai propri genitori che non si possono permettere un albero da decorare), l'ascolto degli anziani (il piccolo segue i consigli delle vecchiette), la generosità e la compassione per chi è più debole (l'albero risparmiato dalla scure per bontà d'animo di Giovannino). Non meno importante, il coraggio dimostrato di fronte alle streghe cattive, simbolo di miglioramento per il proprio destino, come ultima prova di forza. Perché Giovannino vuole compiere un viaggio tanto ignoto? La risposta è nelle sue intenzioni: passare un Natale colmo di amore con la famiglia ritrovata e con chi lo ha aiutato nelle sue peregrinazioni. La sua voglia di un Natale sereno lo spinge ad avventurarsi al di fuori di ciò che conosce, facendolo incarnare nel vero spirito di questa festività che tutto include, appianando così quelle divergenze, o differenze, che sembrano ormai far parte della vita di tutti i giorni.

Sulla base di ciò, Giovannino si fa portatore di un sistema di valori non riferiti solo al periodo natalizio, ma traslati su un tempo più dilazionato, inquadrando una visione ben precisa che l'autore ha del suo racconto. La fiaba di De Signoribus si prefigge, infatti, l'intento di riuscire a far comprendere che si può e si deve perseverare in ciò che più ci soddisfa, anche con gli occhi di un bambino, sganciando quindi la propria visione degli eventi da qualsiasi tipo di malignità che potrebbe portare ad una rinuncia dello scopo, poiché è proprio con la costanza e la dedizione che si raggiungono gli obiettivi fissati, nonostante i fatti avversi. Gli ostacoli da superare ci saranno, è inevitabile, ma, come ci insegna Giovannino, quanto potrà essere di beneficio dire di esserci riusciti? La lettura che De Signoribus propone scalda così l'animo e guida il lettore verso un mondo magico in grado di far riscoprire a tutti quelli che la leggono il proprio lato fanciullesco, costringendoli a vedere la realtà in una forma più candida, più pura, nonché libera da qualsiasi filtro e costrizione.


di Luigi De Signoribus

fermo@vivere.it





Questo è un articolo pubblicato il 28-12-2022 alle 15:08 sul giornale del 29 dicembre 2022 - 424 letture

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