Haiku, ovvero l'arte di far poesia in tre versi

3' di lettura 18/12/2022 - L'Haiku, componimento poetico di chiara origine giapponese. L'autore, Basilio, detto Lillo, Olivieri, di Grottammare. Il caricaturista, Danilo Interlenghi.

Tre sono i versi che compongono un Haiku, tre righe che raccontano sensazioni, impressioni, attimi che si incastonano nel tempo, simultanei e momentanei. Emidio Diletti, linguista, latinista nonché storico professore presso i licei di Ripatransone e di San Benedetto del Tronto, in una sua recensione al verso giapponese, definisce l'Haiku come un componimento affascinante, poiché in grado di rilasciare nella mente di chi lo legge un paesaggio, uno squarcio di natura che diventa principio di riflessione umana. Molti, infatti, sono gli elementi della natura descritti in questi tre versi: le onde, le foglie stanche che cadono dai rami, il gioco di luci ed ombre, il vento che dribbla recinti, il ciclo perenne che vede alternarsi il giorno e la notte. E sono proprio questi i momenti che Lillo Olivieri tenta di imprimere su carta, la maggior parte dei quali declinati all'infinito, per ridare l'idea di una continuità inarrestabile del reale. Il rapporto tra Olivieri, nella sua antologia Frammenti a Farsi Libro, e la natura è così evidente e di chiara ispirazione per la sua percezione della realtà (l'autore vive tra le colline ripane) che lo spinge a tramutare in parola ciò che vede e sente senza indugi, in una forma libera, improvvisa, al limite dell'impulsività:


Slabbrati tronchi

Di ulivi,

feriti dal tempo.

-

Si dissolve il Sole

In un mondo d'ombre.

Risorgerà?


Danilo Interlenghi, giornalista, professore, nonché noto caricaturista di origine fermana, definito dai più come l'elegante moschettiere della matita, capace di disegnare con irrispettoso amore il suo avversario, ritrae in uno dei suoi schizzi un Olivieri in doppia veste: quella del Don Chisciotte e quella di Sancho Panza. Chi è dunque Olivieri? Un cavaliere che, in seno ad un mulo spossato dalle corse che il suo padrone gli impone di intraprendere contro i mulini a vento, porta avanti un'idea di verso profano, non costretto dalla metrica propria dell'Haiku, o un servus currens, un uomo concreto, affaccendato, che si lascia andare alle sue impressioni e che percepisce ciò che la natura intorno gli restituisce, cercando di entrare, modestamente, in una dimensione poetica quale ricompensa del suo lavoro compositivo dopo tanto impegno? Olivieri rappresenta entrambe le figure disegnate dal noto caricaturista fermano poiché, con un verso sganciato dalla stessa struttura dell'Haiku che gli impone solo 17 more (5/7/5), ovvero l'unità di suono che determina una sillaba, si cimenta come latore di un ideale di strofa libera, intrisa di input moderni, ma sempre con la piena consapevolezza di un uomo che comprende ciò che gli accade intorno:

Naufragar tra rottami

Di una civiltà occidentale

Da raccontare.

Ecco quindi che il dualismo della caricatura interlenghiana si rivela speculare alla doppia natura del componimento giapponese, che ingloba, nei suoi tre semplici versi, due sensi, vista ed udito, rilasciando una immagine non del tutto formata, dai contorni non ben definiti, ma comunque fermi in un tempo che si ripete all'infinito e pronti a fissare un'istante di percezione.

In copertina, la caricatura di Danilo Interlenghi raffigurante il volto di Basilio Olivieri.


di Luigi De Signoribus

fermo@vivere.it





Questo è un articolo pubblicato il 18-12-2022 alle 12:29 sul giornale del 19 dicembre 2022 - 362 letture

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