Porto San Giorgio: il Liceo Preziotti-Licini inaugura una sala dedicata alle opere di Maddaluno

3' di lettura 07/12/2022 - A Porto San Giorgio si svolge la conferenza stampa di intitolazione della Sala a Ciro Maddaluno presso il Liceo Artistico Preziotti-Licini.

Si chiama “Lo spazio di Ciro Maddaluno”, che fu preside della scuola per oltre trent’anni, ma non solo: fu anche artista. Lo ricorda la dirigente Bernardini sottolineando la sua importanza nel panorama artistico locale. In collegamento da Parigi Domenico, figlio di Ciro, che insieme a Daniela Simoni e Nunzio Giustozzi ha curato il catalogo “La sensibilità della forma”.

Nella sala a lui dedicata “le opere sono esposte in ordine cronologico – spiega Domenico Maddaluno – per dare una sorta di percorso all’opera dell’artista, a partire dai dai principi fino all’ultima realizzata”. Le opere sono quattro, Geometrie nello spazio (1980), Le faville (2000), Sintesi (2014) e Sentieri (2015), corredate da una video descrizione dell’opera di Maddaluno a cura degli studenti del Liceo con regia di Marco Cruciani.

Daniela Simoni ne racconta la storia e l’impronta artistica: “nel 1978 Maddaluno è arrivato a Porto San Giorgio, in quello che era l’unico liceo artistico statale delle Marche, e dove lui non perdeva occasione di portare l’arte. Ha avuto il merito di aprire il liceo a personalità importanti del calibro di Giorgio Cortenova, Cesare Brandi, che venivano qui a parlare con gli studenti, arricchendoli di contenuti”.

Un artista poliedrico, che trasformava gli elementi in imprevedibili sculture, frutto di un lavoro sul rapporto con lo spazio e con il fruitore. Da Matisse e Cezanne riprendeva lo stimolo classico, per poi sconvolgerlo in nuove sperimentazioni.

“Il suo essere artista è stata la nota dominante – prosegue Simoni – la caratteristica di Maddaluno è la sperimentazione costante e rivolta alla contemporaneità. Ne emerge una ricerca artistica su due piani: un piano concettuale e meta-artistico (il rapporto con lo spazio e con il fruitore) e un piano più rigoroso sull’attenzione costante alle tecniche, che include modularità, armonia, perfezione. L’arte per lui aveva un valore catartico. Per noi docenti è stato un esempio artistico e umano”.

“L’intento di questa inaugurazione è quello di lasciare degli spazi di bellezza – afferma la Professoressa Cicchinè – che sono sì riempiti da opere di rilievo di Maddaluno, ma che sono anche dedicati alle opere dei ragazzi. La valenza etica di costruzione della cultura e del senso estetico è testimonianza storica di una presenza importante”.

Aggiunge l’ex preside Scatasta: “sono fiera che ci sia quest’iniziativa perché la nostra idea è sempre stata quella di avere un liceo che fosse anche museo. Il Rotary ha sempre voluto appoggiare il Premio Licini e questo è perfettamente in linea con le intenzioni della scuola, stimolando gli studenti a leggere Licini e riproporne una versione nuova”.

Presenti il Presidente del Rotary e il governatore, il quale ricorda conversazioni e gite con Maddaluno in cui si parlava di arte e che sottolinea quanto “alla cultura abbiamo dedicato tantissimo spazio nel nostro distretto”. Concorde il Sindaco Vesprini che valuta il liceo come “un’eccellenza sangiorgese che vanta la presenza di alunni che vengono da gran parte della Regione Marche”.

Le dediche all’opera di Maddaluno proseguiranno con un programma dal titolo “L’eredità di Ciro Maddaluno”, che, come spiega Oronzo Mauro “interessa conferenze e iniziative volte a far conoscere il lavoro dell’artista”. Ci sarà una collocazione semi permanente presso gli spazi messi a disposizione dal Comune di Montefiore dell’Aso, dove si è svolta anche l’ultima mostra di Maddaluno.

L’intenzione del Liceo Preziotti-Licini è quella che ebbe anche Maddaluno, ovvero portare l’arte all’interno delle aule scolastiche e chissà, anche in futuro di aprirle al pubblico per apprezzarne i contenuti artistici.

Pe rora i ragazzi dell’indirizzo Grafica hanno creato il portale www.galleriedelfermano.art in cui è possibile accedere ad una galleria virtuale di arte contemporanea, in cui presto sarà aperta una sezione espositiva dedicata alle opere degli studenti, e in cui c’è l’intento di inserire il catalogo dei manifesti di Fausto Paci.


di Marina Mannucci
redazione@viverefermo.it







Questo è un articolo pubblicato il 07-12-2022 alle 16:56 sul giornale del 08 dicembre 2022 - 624 letture

In questo articolo si parla di cultura, articolo, marina mannucci

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