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Amandola: valorizzare patrimonio pubblico e beni comuni, Appennino Lab spiega come fare

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Un convegno dedicato al rilancio economico e sociale del Centro Italia colpito dai terremoti del 2009 e 2016. Il tutto è organizzato dalla Fondazione Symbola. L’incontro si svolgerà venerdì 23 settembre alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare. Nei prossimi mesi seguiranno, 8 workshop e 5 webinar tutti finalizzati a dare al patrimonio pubblico una nuova destinazione economica, sociale e turistica. Sul tavolo di dialogo anche tematiche green come filiera del legno e recupero delle macerie post-sisma.

Rilanciare il Centro Italia, colpito dai terremoti del 2009 e 2016, attraverso strategie mirate e valorizzando il proprio patrimonio pubblico. Tutto questo è possibile grazie al progetto Next Appennino Lab, promosso e curato dalla Fondazione Symbola. La nuova iniziativa, che vede coinvolti anche il Commissario Straordinario Sisma, la Camera di Commercio delle Marche e il Dipartimento Casa Italia, verrà presentata venerdì 23 settembre in Amandola presso la sala consiliare.

Alle ore 17.00, sarà il Sindaco Marinangeli a fare gli onori di casa, per poi passare la parola ai tanti protagonisti coinvolti in un progetto che si pone l’obbiettivo di allontanare definitivamente le scorie del sisma da queste terre, tutt’oggi danneggiate. “Siamo orgogliosi di poter ospitare un’iniziativa così importante – dichiara il Sindaco – Il rilancio delle aree interne è al centro della nostra azione amministrativa. Per Amandola questa è una grande opportunità, anche in vista dell’utilizzo dei fondi pnrr per le aree sisma”.

Nel complesso, Next Appennino è stato finanziato dal Fondo Complementare Pnrr per le Aree Sisma, con un investimento di 1 miliardo e 780 milioni. Alla base di tutto il rilancio economico e sociale dei Paesi del Centro Italia colpiti dai terremoti del 2009 e 2016. “La strategia che segue Next Appennino Lab è quella di realizzare 8 workshop e 5 webinar dedicati alla valorizzazione e rifunzionalizzazione del patrimonio pubblico e dei beni comuni, cercando di creare nuove realtà economiche, sociali, culturali e turistiche – ribadisce Fabio Renzi segretario generale di Fondazione Symbola - I futuri workshop saranno incentrati anche sull’economia circolare e sulla valorizzazione e promozione dei settori agroalimentare e forestale, senza dimenticare l’allevamento”. Sul tavolo del dialogo, spazio anche alla green economy con la filiera del legno, il recupero dei materiali derivati dalle macerie del sisma ed il pieno sviluppo delle potenzialità del partenariato pubblico-privato.

Insomma, con l’incontro inaugurale che avrà luogo ad Amandola, verranno affrontati tutti questi temi e sarà illustrato anche il programma futuro di Next Appennino. Coinvolte nell’intero progetto anche Aristide Merloni, Magna Carta, gli Isituti Adriano Olivetti e Censis, Legambiente, Federtrek e Uncem. All’incontro prenderanno parte anche Gino Sabatini Presidente Camera di Commercio Marche, Franco Copponi Sindaco di Treia e rappresentante Anci, Monica Mancini Cilla Vicepresidente sviluppo Europa Marche, Paolo Pigliacelli Esperto Specialista Commissario straordinario ricostruzione e Amadio Salvi Esperto Unioncamere. Per approfondire queste tematiche, gli esperti saranno poi a disposizione per info aggiuntive riguardo i bandi e le misure inserite nel grande progetto che è Next Appennino Lab.

“Questa iniziativa ci vede coinvolti in prima persona – afferma Sabatini Presidente Camera di Commercio Marche – Da sempre siamo attenti a questi temi, partecipando alla creazione di progetti ed opportunità mirate al rilancio delle aree interne. Già durante l’estate abbiamo avviato incontri istituzionali e tecnici per agevolare la realizzazione di interventi a favore di queste realtà. Come Camera di Commercio siamo impegnati nel rilancio dei borghi, sostenendo le progettualità regionali e partecipando a bandi per l’apertura di attività commerciali nei Paesi dell’entroterra. Il programma del Next Appennino Lab, per noi, è una priorità, che va promosso a sostenuta a livello isitutuzionale”.

Insomma, un’opportunità di rilancio per le aree del Centro Italia colpite dal sisma, che, allo stesso tempo, vede coinvolte realtà pubbliche e private, come Amministrazione locali o imprenditori che vogliono ancora scommettere sul proprio territorio.










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