Gioco d'azzardo in Italia: quali sono le normative vigenti

3' di lettura 05/09/2022 - Complice l’avvento dell’online che ha modificato drasticamente ogni settore della nostra società, il gioco d’azzardo è diventato uno degli intrattenimenti più diffusi in Italia e in Europa.

Sono sempre di più le persone che si affacciano su questo modo per caprie al meglio come funziona e se è davvero affidabile come dicono. Quello che possiamo dire a tal proposito è che il gioco nel nostro paese ha una attenzione particolare da parte del Governo, con un controllo molto severo e decisivo, in modo da tutelare i consumatori. Non a caso i nuovi casinò legali in Italia che quotidianamente aprono devono obbligatoriamente entrare sotto la giurisdizione dell’ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e Monopoli. L’ente governativo regola questo tipo di intrattenimento e fa si che sia sicuro e leale.

In pochi, però, sanno che in Italia le normative sul gioco d’azzardo si sviluppano in maniera diversa a secondo dei luoghi in cui ci troviamo.

Come funziona la normativa sul gioco in Italia

In Italia le normative sul gioco si dividono su tre livelli. Abbiamo:

  • normativa nazionale,
  • normativa regionale,
  • normativa dei singoli comuni

Che si tratti però di una legge piuttosto che un altro, il gioco nel Belpaese è trattato da tutte le parti in maniera molto rigida e difficilmente si passa sopra ad ogni singola situazione. Anche oggi con l’avvento dei casinò online la battaglia al gioco sembra sempre più intensa. Ovviamente non ce l’hanno con il gioco in sé, ma con gli effetti dannosi che questo può creare sulla salute e sull’economia dei singoli individui. Mettendo regole più rigide si cerca di limitare i danni, oltre a voler evitare frodi online. Quest’ultime sono una vera piaga nel mondo di internet, come capitato a un veregrense truffato nell’acquisto di alcuni elettrodomestici.

Chi è adulto fondamentalmente può fare quello che vuole, ma quello che si cerca di evitare è che i minori accedano facilmente al gioco d’azzardo, in Italia vietato a chi ha meno di 18 anni d’età. A maggior ragione con l’online può risultare più facile accedervi, per questo la normativa prevedere che sia obbligatorio creare un profilo anagrafico in modo da impedire l’accesso al gioco ai minori.

Quali sono le leggi in Italia che regolamenta il gioco

Come detto tutto è gestito dall’ADM. Esiste proprio una legge che consente all’ente di controllare al meglio il settore: con legge n. 266 del 2005 all’art 1 commi 525 ss si attribuisce all’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la regolamentazione del settore dei giochi online inibendo dall’attività quei siti web privi delle necessarie autorizzazioni.

Come se non bastasse con il decreto legge n. 111 del 2011, lo Stato rende ancora più severa la regolamentazione sul gioco, a maggior ragione se si tratta di quello digitale, andando ad aumentare le sanzioni.

Dal 2009 con la legge numero 88 gli operatori sono costretti a pubblicare il divieto ai minori di poter giocare con i propri titoli e creando il proprio conto di gioco sarà necessario inserire tutti i documenti per risalire all’identità della persona.

Come se non bastasse troviamo la legge n. 220 del 2010 (art. 1, commi 78 ss) vengono induriti ulteriormente i requisiti per l’esercizio mentre. Dal 2012 con la legge numero 158 si introduce il divieto di sponsorizzare il gioco nei vari media, confermato nel 2019 all’interno del Decreto Dignità. Sulla stessa linea si muovono la legge n 190 del 2014 e numero 208 del 2015.

Infine anche i comuni e le regioni hanno una propria regolamentazione del gioco, basti pensare che molte città hanno obbligato gli esercenti a inserire divieti per i minori, limitazioni orarie e avvisi che attestino gli effetti che può avere il gioco sulle persone.






Questo è un articolo pubblicato il 05-09-2022 alle 19:47 sul giornale del 05 settembre 2022 - 64 letture

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