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Rifiuti abbandonati ovunque, gli uccelli fanno il nido con la plastica e muoiono soffocati

4' di lettura 01/09/2022 - FERMO - A Salvano i guanti monuso volano dalle attività commerciali verso i campi, i fiume e infine il mare: sono biodegradabili? Gli uccelli ci fanno il nido. Trovati sotterrati scooter, moto, biciclette, pneumatici e segnali stradali. In Via Agnozzi la discarica cresce: comparsi materassi e complementi d'arredo.

Prosegue senza sosta, anche durante le ferie agostane, l'attività di "Nel nostro piccolo" (gruppo di volontari formatosi spontaneamente e non costituito in associazione) nella ricerca e raccolta di discariche abusive a Fermo e dintorni, tenendo quotidianamente aggiornata la collettività con continui post su Facebook corredati da numerosi foto e anche video.

Pochi giorni fa i volontari sono tornati a Marina Palmense dove avevano pulito tutto meno di un mese fa e, un po' scoraggiati, hanno detto di aver trovato di nuovo quintali di immondizia negli stessi posti. Ci sono anche pneumatici sommersi in mare che non sono riusciti a portare via.

Un'altra situazione grave è in zona Salvano, al confine tra i comuni di Fermo e Porto San Giorgio, dove in alcuni terreni aperti lungo la strada provinciale (probabilmente proprietà private) è possibile trovare centinaia di guanti monouso del tipo utilizzato dalle attività commerciali e di uso sanitario. Sono sia usati ma anche guanti nuovi, probabilmente appesi al di fuori delle attività commerciali, che volano via col vento perché male assicurati ai distributori. Sono pieni di guanti di plastica sia i tombini che i fossi che portano l'acqua al fiume Ete, quindi è chiaro che i guanti finiscono in mare: sono tutti di tipo biodegradabile?

I guanti sono talmente tanti che un uccello ha pensato bene di realizzarci il proprio nido (foto di copertina); però quando i volatili beccano e ingoiano i frammenti di plastica muoiono soffocati.
Per questo motivo è scattata di nuovo l'accusa dei volontari di "Nel nostro piccolo" su Facebook nei confronti della LIPU che, secondo loro, sembra interessata solo alla sorte del fratino ma meno a quella di tutti gli altri uccelli, compresi quelli che muoiono soffocati ingoiando i guanti di plastica con cui fanno il nido a Salvano. Frecciate anche alle altre associazioni ambientaliste che secondo Sonia Trocchianesi e Cinzia Cotini dovrebbero fare di più vista la grave situazione.

Sonia e Cinzia ribadiscono che continuano ad inoltrare denunce ed esposti alle autorità (Polizia municipale, Forze dell'ordine, Comune etc) ma che a quanto pare quasi nessuno sembra interessato. Pertanto sono soltanto loro che si ritrovano quotidianamente a scovare in giro l'immondizia nascosta nei campi e nei boschetti; tengono però a precisare che, una volta raccolto tutto lo sporco in sacchi, quando non riescono a portare loro stessi all'Ecocentro, chiamano l'Asite o la San Giorgio Servizi e gli operatori delle municipalizzate intervengono subito conferendo l'immondizia presso la discarica comunale.

Immondizia abbandonata un po' ovunque, come testimoniano le numerose foto e (alcune ne pubblichiamo in coda a questo articolo) e video messi sul social. In zona palasport sono stati trovati uno scooter e un motorino sotterrati, lungo la provinciale Castiglionese segnali stradali divelti e abbandonati e una bicicletta completamente sepolta.

Venendo al centro di Fermo, nella discarica abusiva tra via Agnozzi e via XXV Aprile, nascosta tra i rovi, che più di un mese fa è stata al centro di interesse dei Carabinieri Forestali (vedi articolo in merito), non sappiamo se l'Amministrazione Comunale di Fermo abbia provveduto a notificare ai proprietari l'ordinanza di sgombero come da invito della Forestale; in attesa però in quel punto l'accumulo di rifiuti aumenta e ora sono comparsi anche sedie, materassi e altri complementi d'arredo neanche più troppo nascosti ma visibili dalla strada.

Il passaggio di decespugliatori che tagliano erba e arbusti peggiora la situazione, perché la plastica nascosta viene frantumata, a quel punto è impossibile recuperarla e col tempo sarà assorbita dal terreno e infine anche dalle coltivazioni.

Visto che i luoghi di abbandono dei rifiuti sono più o meno sempre gli stessi, perché i comuni non investono in un efficiente sistema di telecamere? Le “fototrappole”, permettendo l'individuazione di alcuni colpevoli con conseguenti pesanti sanzioni pecuniarie, se non risolverebbero del tutto, però darebbero di sicuro un buon argine al fenomeno.

«Io non so come la pensano gli altri 37.000 abitanti di Fermo - scrive su Facebook Sonia Trocchianesi, una delle volontarie di "Nel Nostro Piccolo" - ma io non ce la faccio più a vedere la mia città ridotta così».

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Paolo Bartolomei


Questo è un articolo pubblicato il 01-09-2022 alle 13:36 sul giornale del 02 settembre 2022 - 458 letture

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