Amandola in fermento per la Festa del Beato Antonio. Sabato e domenica le giornate principali

5' di lettura 19/08/2022 - Allestita una mostra interamente dedicata al Patrono, fiaccolata fino al santuario, poi la tanto attesa rievocazione storica “Le Canestrelle”. A fare da cornice tanti eventi con musica dal vivo ed intrattenimento per grandi e bambini. Domenica tocca alla special guest Iva Zanicchi. Marinangeli: “Questa Festa corona l’estate amandolese. Una manifestazione fortemente sentita da ogni cittadino”. La gastronomia protagonista con il piatto tipico della Città, “le fregnacce”.

Preparativi senza sosta durante tutto l’anno, cura certosina dei dettagli ed un’intera comunità coinvolta. La Città di Amandola è pronta, la Festa del Beato Antonio può avere inizio. Queste potrebbero essere le parole più adatte per descrivere la manifestazione regina dell’estate amandolese, un evento sentito ed atteso da tutti i cittadini. Sabato e domenica i giorni clou, che andranno ad arricchire ulteriormente la stagione estiva della Città fermana, già ricolma di appuntamenti.

Anche quest’anno, Amandola è pronta ad indossare il suo abito migliore, riempiendo e addobbando le vie del centro storico con quei tipici colori che da sempre contraddistinguono la Festa del Beato Antonio. Già dal nome tutto è chiaro, la manifestazione è dedicata al Beato Protettore della Città, tale Antonio Migliorati, sacerdote agostiniano che legò per sempre il suo nome ad Amandola, sia quando era ancora in vita, sia dopo la sua morta avvenuta nel 1450. Venerato e invocato dall’intera comunità, sono passati alla storia i miracoli che ha compiuto, testimoniati nelle tante iconografie contenute all’interno del Santuario a lui dedicato.

Alto circa 1.90m (una rarità per l’epoca) e vissuto fino alla soglia dei 100 anni, il Beato è stato un punto di riferimento per tutta la Città di Amandola e la sua venerazione ha attraversato i secoli, rimanendo intatta. La beatificazione, avvenuta l’11 luglio 1759 ad opera di Papa Clemente XIII, è ricordata ancora oggi dai suoi tanti fedeli. Come anticipato, diversi sono stati i miracoli compiuti dal Beato, che per lo più, secondo la tradizione religiosa, è ricordato come un Beato nubigero, ovvero capace di controllare il clima (non a casa veniva raffigurato tenendo in mano una nuvola carica di pioggia). Infatti, gli agricoltori dell’epoca lo invocavano durante i periodi di forte siccità, pregandolo affinché concedesse loro pioggia per il raccolto. Ancora oggi, infatti, durante la rievocazione storica “Le canestrelle”, i fedeli, indossando tipici abiti dell’epoca, in solenne processione, portano “canestrelle” ricolme di grano come offerta al Beato Antonio, presso il Santuario situato nel cuore di Piazza Risorgimento.

Per rimanere in tema, quest’anno, l’Amministrazione Comunale ha deciso di allestire una mostra interamente dedicata al Beato e alla sua vita. “L’esposizione racconta, attraverso pannelli dedicati, stampe fotografiche e iconografie, la vita del Beato Antonio a partire dalla sua nascita, passando per la beatificazione, fino ad arrivare al momento in cui è diventato un autentico punto di riferimento per la vita religiosa della Città – spiega Giorgio Tassi, fotografo che ha curato insieme ad altri l’allestimento – in origine, la mostra era stata allestita presso il Chiostro di San Francesco nel 2005, voluta dal compianto e devoto Capo della Confraternita Valerio Carucci”.

Situata presso la Cappellina interna al Santuario, la mostra sarà fruibile durante tutti i giorni della Festa: “L’esposizione è posizionata vicino ai confessionali, adiacente alla parete dove campeggiano gli ex voto, ovvero le testimonianze che i fedeli, nel corso degli anni, hanno voluto lasciare come dimostrazione delle grazie ricevute dal Beato” ribadisce Tassi. Affascinante la storia che accompagna questi ex voto, cuori in argento o in semplice stoffa, che i cittadini lasciavano vicino la tomba del Beato per ringraziarlo di aver esaudito una loro preghiera. Ancora oggi, a distanza di secoli, sono un’autentica testimonianza dell’importanza di questo Patrono per la Città di Amandola.

Tornando alla Festa, ad affiancare il programma religioso, fatto di processioni solenni ed omaggi al Beato, ci saranno anche appuntamenti con musica dal vivo ed intrattenimento di vario genere. Sabato sera, 20 agosto, spazio alla musica anni ’50 con i The Fuzzy Dice, mentre domenica 21 agosto, alle ore 15.00 sarà la volta dell’immancabile Caccia al tesoro, appuntamento fisso per molti amandolesi come sempre dedicata al caro Fabrizio. Sempre domenica, alle 21.30, a salire sul palco di Piazza Risorgimento sarà la special guest della manifestazione, ovvero Iva Zanicchi, che con la sua voce emozionerà l’intera Città.

Oltre ai tanti momenti di intrattenimento, come anticipato, nella mattinata di domenica, a partire dalle ore 10.00, si svolgerà la Rievocazione Storica “Le Canestrelle”, il momento più atteso dell’intera Festa. Partendo da Piazzale Fratini, il corteo storico, con partecipanti di tutte le età, dai grandi ai più piccoli, rigorosamente in abiti d’epoca, attraverserà le Vie del Centro Storico, giungendo poi presso il Santuario del Beato Antonio per la Messa solenne. Durante la Festa, inoltre, spazio anche per le prelibatezze gastronomiche del territorio. Infatti, sia sabato che domenica, presso Piazzale Fratini, si svolgerà la Sagra della Fregnaccia, pietanza tipica amandolese.

“Si tratta di un momento profondamente sentito dall’intera comunità – confida il Sindaco Adolfo Marinangeli – tutta la Città di riunisce per vivere questi istanti, che significano molto per gli amandolesi. Il silenzio solenne che accompagna l’arrivo difronte la Chiesa del Beato è davvero emozionante”. Quanto è importante per Amandola questa Festa? “E’ una manifestazione che ha un significato speciale per la Città e vedere ogni anno partecipare oltre ai tanti devoti anche curiosi ed appassionati provenienti da tutta la Regione, fa capire come la Festa del Beato Antonio abbia superato i semplici confini comunali e sia diventata un evento di richiamo per molti – sottolinea Marinangeli – Voglio ringraziare l'infaticabile Pro Loco, la devota Confraternita del Beato Antonio e tutti coloro che collaborano in qualsiasi modo alla realizzazione della Festa, mettendo in campo dedizione, impegno e forte attaccamento alle tradizioni di questa Città”.








Questo è un articolo pubblicato il 19-08-2022 alle 11:30 sul giornale del 20 agosto 2022 - 513 letture

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