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Il Barbiere di Siviglia al MOF 22: Figaro è una star TV per la produzione vincitrice del concorso 2020

4' di lettura 13/08/2022 - Il set televisivo del "Sevilla City Studios" è lieto di presentare Il Barbiere di Siviglia, produzione vincitrice del concorso 2020 dedicato agli under 35, con la regia di Daniele Menghini.

Inscritto all’interno della tematica che lega le tre opere in cartellone della 58° edizione del Macerata Opera Festival, il cinema, il “Barbiere di Siviglia” firmato Daniele Menghini non è tanto un ciak si gira cinematografico ma un REC si registra di stampo televisivo. In questa produzione, dedicata alla memoria del regista Graham Vick e vincitrice del bando 2020 dedicato agli artisti under 35, ci troviamo all’interno di uno studio televisivo in cui l’entrata in scena dei personaggi è annunciata da una presentatrice stereotipata, che alla telecamera espone l’argomento del I e del II atto come una cronaca dei fatti.

Nello specifico l’intero allestimento è un reality show, in cui Figaro è la star del programma e da tale viene trattato: selfie coi fan, tempo per il firma-copie del suo libro, truccatori e assistenti gli girano intorno. L’altra stella televisiva è Rosina, rinchiusa però nella sua stanza/camerino, costruita su una torretta in plexiglass. Il palco è sempre occupato dallo staff degli studios, uno studio televisivo folle, con un grande coniglio mascotte dall’aria demoniaca a metà tra il buffo e l’inquietante, un pulcinella che gira senza fermarsi mai e assistenti nevrotici. Un rallenty con una coppia di sposi che si sparano l’un l’altro, un Don Basilio dall’aria rock, un’auto da cui scendono manager con la ventiquattrore: tutto crea un immaginario pop che ammicca a film noti degli anni ’90 e con citazioni a programmi tv del nostro tempo che diventano divertenti perché riconoscibili.

Bellissimi costumi, che spaziano tra epoche e stili diversi. Dall’outfit con cappellino con visiera rivolta all’indietro corredato da pantaloncini corti e scarpe da tennis del Conte dall’Almaviva, all’abito esageratamente settecentesco di Rosina, reso anacronistico da una parrucca rosa shock quasi caricaturale; sembrano stonare, ma in realtà in quella baraonda sono perfettamente integrati, i completi eleganti da uomo di stampo contemporaneo, le divise della security e quelle dello staff tecnico. Ottima la scelta del colore di base, ovvero il rosa in tutte le sue declinazioni, che abbraccia non solo tutte le vesti, sia le giacche che la pelliccia del coniglio, ma anche la scenografia di fondo, un divano capitonné dall’aria kitsch, chiarendo il concetto che nessuno si sta prendendo troppo sul serio. Il divertimento è infatti alla base della scelta registica, e il pubblico lo coglie appieno. Risate coinvolte, gli applausi faticano ad attendere l’interruzione della musica e si prolungano con entusiasmo.

Alla fine dell’atto I il pubblico è visibilmente catturato da tanti stimoli visivi, uno tra tutti il “balletto della pazzia” da parte di uno staff che si muove convulso e contornato da un ipnotico gioco di luci; più di tutto però si nota la bravura dell'intero cast: da Serena Malfi (Rosina), buon timbro e buon livello espressivo, a Ruzil Gatin (il Conte), senza tralasciare Alessandro Luongo che si esibisce in un Figaro deciso, sicuro di sé e dal canto cristallino.

Il dinamismo dell’Opera e quello sulla scena coesistono bene, è un Barbiere divertente, con un allestimento che non ridicolizza l’opera in sé ma che fa notare che, nonostante il trascorrere degli anni, c’è sempre un modo diverso di fruire del melodramma, addirittura con un allestimento che fa divertire, che rende spiritoso il superficiale dei nostri tempi, senza far scadere il valore dell’opera.

Niente da dire, al pubblico del MOF il Barbiere di Daniele Meneghini è piaciuto. Una certezza l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Alessandro Bonato. I migliori applausi per Roberto De Candia (Bartolo), che ha giocato al meglio col suo ruolo con un’ottima padronanza del libretto e un buon controllo della voce.

E come direbbe una presentatrice tivù, dai Sevilla City Studios è tutto, le prossime repliche sono previste il 14, il 19 e il 21 agosto.


   

di Marina Mannucci
redazione@viverefermo.it





Questo è un articolo pubblicato il 13-08-2022 alle 13:49 sul giornale del 14 agosto 2022 - 259 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, articolo, marina mannucci

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