19 Sindaci uniti contro il biodigestore “La nostra è una lotta di civiltà”. Vergari replica alla Origlio

3' di lettura 22/07/2022 - Il Sindaco di Santa Vottoria, nonché Presidente dell’Unione Montana, Fabrizio Vergari replica alle dichiarazioni di Maria Stella Origlio, coordinatrice di Italia Viva della Provincia di Ascoli. “Ci stiamo perdendo solo in paludosi processi? Assolutamente no. La nostra lotta riguarda il luogo scelto per realizzare il biodigestore. Per posizionarlo nel cuore della Valdaso, terra da sempre votata ad agricoltura e coltivazioni di primo livello” ribatte Vergari.

Continua senza esclusione di colpi, la dura battaglia contro il biodigestore, che da programma dovrebbe essere realizzato lungo la Valdaso, in un lembo di terra appartenente al Comune di Force.

19 sono i Sindaci che, tra fermano e ascolano, si sono uniti in questa lotta, portando la questione fino al Tar. “La nostra è una lotta di civiltà contro la prepotenza delle istituzioni”, queste le parole del Sindaco di Santa Vittoria e Presidente dell’Unione Montana dei Sibillini Fabrizio Vergari, che non le manda di certo a dire.

Con il recente ricorso al Tar, i 19 Sindaci non contestavano tanto il biodigestore in se, quanto il luogo dove verrebbe costruito, ovvero la Valdaso, una zona da sempre votata a coltivazioni ed agricoltura, per niente ideale ad ospitare una struttura di quel tipo.

Con le sue parole Vergari intendeva ribattere alle dichiarazioni di Maria Stella Origlio, coordinatrice di Italia Viva della provincia di Ascoli Piceno. Alcuni giorni fa, infatti, per commentare la realizzazione del biodigestore di Ostra, il primo nelle Marche, la Origlio aveva auspicato che il biodigestore della Valdaso venisse costruito senza perdersi in “Paludosi processi, che allungherebbero i tempi portando a un nulla di fatto”. Ovvio, con ‘paludosi processi’, la Origlio faceva riferimento al ricorso al Tar firmato dai sindaci della Valdaso.

"Noi non contestiamo il biodigestore in sé - chiarisce il sindaco Vergari- ma il luogo dove verrebbe realizzato. Questa struttura andrebbe a posizionarsi direttamente nel cuore della Valdaso. Soprattutto su Ponte Maglio, frazione di Santa Vittoria in Matenano e nella zona di Montelparo. Più in generale, su una vallata ortofrutticola che, da anni, cerca di valorizzare i suoi prodotti guardando al turismo e alla salvaguardia del territorio”.

E non dimentichiamo quanto la viabilità, già fragile in queste zone, verrebbe ulteriormente condizionata dal biodigestore: “La rete stradale di questo territorio non è sufficientemente sviluppata per reggere la quantità di tir e camion che transiteranno ad ogni ora del giorno nei pressi del biodigestore. Che senso ha realizzarlo in un’area così interna? Il trasporto dei rifiuti va a finire fuori Regione. Non avrebbe più senso posizionarlo vicino a un casello autostradale oppure nei pressi di un’altra discarica?”. Una battaglia per il bene del territorio: “La nostra è una lotta di civiltà – ribadisce Vergari – realizzare il biodigestore nella Valdaso è completamente sbagliato”.

Il Presidente dell’Unione Montana dei Sibillini torna poi su una questione cruciale: “Perché noi sindaci non sono mai stati consultati in merito? Ci sono ben 19 Sindaci contrari a questa decisione. Non ha senso che la costruzione vada avanti con questi presupposti. Ripeto, quindi, che la nostra è una battaglia di civiltà contro l’arroganza di istituzioni che ci hanno tenuto all’oscuro senza ascoltare le nostre ragioni – afferma con forza Vergari - Io sono il primo a dire che il biodigestore serva, ma non in questa area!”.

Per ora, nonostante la bocciatura da parte del Tar riguardo il ricorso dei 19 Sindaci, la lotta non si ferma, infatti l’intenzione è quella di procedere appellandosi al Consiglio di Stato. Insieme alle Amministrazioni Comunali, si sta impegnando con forza anche l’Associazione Tutela Valdaso, da sempre contro il biodigestore.

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