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Altidona: alla Malibran torna il Jazz con Maurizio Giammarco in Roman Shades Octet

3' di lettura 20/07/2022 - Appuntamento a Venerdì 22 Luglio, ore 21.15 presso il Giardino degli Ulivi dell'Accademia altidonese con l'evento inaugurale della 12° edizione dell'Accademia Malibran Festival 2022 – Malibran Jazz. Protagonista della serata il sassofonista Maurizio Giammarco in Roman Shades Octet.

“Dopo i concerti degli scorsi anni con Pieranunzi e Girotto, sono onorato di presentare per l’inaugurazione Malibran 2022 un’altra colonna del jazz italiano, protagonista indiscusso con Lingomania e con i gruppi a suo nome: Maurizio Giammarco, che per l’occasione, è alla guida di un ambizioso organico di otto elementi formatosi all’interno del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Perugia, dove sono docente insieme alla nostra Direttrice Rossella Marcantoni”. A parlare è Alessandro Marzi, curatore della programmazione dei concerti jazz della Malibran che da anni collabora con l'Accademia e che spiega come la musica del Roman Shades Octet sia stata arrangiata nel corso di una Master Class e un conseguente concerto recentemente tenutisi al Conservatorio Morlacchi di Perugia, in occasione dell’International Jazz Day lo scorso Aprile: “Maurizio, questo inverno, ha tenuto una masterclass per gli allievi ed un concerto con noi insegnanti, che qui riproponiamo con ospiti, quali Francesco Fratini alla tromba e Andrea Glockner al trombone. Completano la lineup Ferruccio Spinetti al contrabbasso, Angelo Lazzeri alla chitarra e Mario Raja al sax. Alessandro Bravo sarà invece sostituito dal pianista romano Enrico Zanisi”. Chiude il cerchio jazzistico ad otto punte lo stesso Marzi, batteria, che confessa di essere appena guarito dal Covid: “Il Covid in questo periodo continua ad imperversare ed io stesso ne sono appena uscito, lieto di poter partecipare con i miei tamburi a questo straordinario evento. Non è semplice di questi tempi portare sul palco una band di otto elementi e sono elettrizzanti le possibilità espressive che offre questo progetto scaturito dalla penna di Giammarco”.

Il programma musicale è stato elaborato, dunque, sulle composizioni dello stesso Giammarco che, nella sua nota, spiega come la scelta sia ricaduta su quelle più adatte ad essere arrangiate nuovamente per un gruppo comprendente quattro fiati, dettaglio che implica un certo lavoro di pianificazione. “Ho optato – dichiara Giammarco - per una selezione di brani di epoche e esperienze diverse, da Amore a Prima Vista, un brano del repertorio di Lingomania, gruppo che godette di una certa notorietà alla fine degli anni Ottanta, al recentissimo A Memory Lapse, tratto dal mio ultimo lavoro discografico, fino a tre novità assolute: Mambone, On The Kid Side e Louisiana Dolphin”. A spiccare su tutte le composizioni, però, a detta dello stesso Giammarco, è Roman Shades, un brano dai toni autobiografici che manifesta il suo particolare rapporto con la città di Roma, a cui lo stesso sassofonista e molti altri dell'ottetto sono da sempre legati. Da qui, appunto, il nome della formazione bandistica protagonista del concerto formatasi per l'occasione.

Al termine della serata, il consueto brindisi in onore della musica con i vini dell'Accademia Cantatrice e Guarracino e le piccole delizie della Valdaso, gli amaretti. “Ringrazio tutti i musicisti e colleghi che fanno parte del Roman Shades Octet – conclude la direttrice artistica Rossella Marcantoni - e in modo particolare sottolineo la preziosa collaborazione del collega e batterista Alessandro Marzi che da anni cura la programmazione dei concerti jazz dell’Accademia. Ringrazio di cuore il grande Maurizio Giammarco per averci onorati della sua presenza con un progetto assolutamente unico.”


   

di Luigi De Signoribus

fermo@vivere.it











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