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Monteleone: tematiche di spessore al Festival “I Giorni e la Storia”. Guerra in Ucraina, quando finirà?

2' di lettura 18/07/2022 - Tanti gli argomenti affrontati all’apprezzato Festival “I Giorni e la Storia”, che si svolge nel Borgo di Monteleone durante tutto il mese di luglio. Nella serata di venerdì, con l’ospite Marco Sabbatini si è parlato dell’attuale guerra tra Russia e Ucraina, i possibili scenari futuri e come si comporterà Putin una volta finito il conflitto.

La guerra in Ucraina è una tragedia che, da cinque mesi ormai, sta portando morte e distruzione nel cuore dell’Europa e che scatena ripercussioni, politiche ed economiche, in tutto il continente. Ma è un conflitto che, prima o poi, finirà. Nessuno può ancora dire quando, ma finirà. E degli scenari possibili del dopoguerra si è parlato ieri sera al Festival “I Giorni e la Storia” a Monteleone di Fermo, giunto alla sua settima edizione.

Dopo la guerra, Putin sarà più forte o l’avventura in Ucraina sarà la sua fine? Questo era il tema principe che è stato affrontato dall'ospite della serata, il professor Marco Sabbatini, docente all’Università di Pisa di Storia della cultura e della letteratura russa, affiancato dal giornalista Enrico Singer, direttore di Agenzia Nova ed ex corrispondente a Mosca de La Stampa. Grande la partecipazione di pubblico, che ha anche posto molte domande.

Il professor Sabbatini è membro della sezione italiana di Memorial, l’organizzazione non governativa – la prima Ong nata in Russia nel 1990 – fondata dal premio Nobel Andrei Sacharov, che ha come obbiettivo ristabilire la verità sulle persecuzioni in Urss negli anni del potere di Stalin. Un’organizzazione che è stata sciolta nella Russia di Putin pochi giorni prima dell’invasione dell’Ucraina e non è certo un caso. Un profondo conoscitore della storia e dell’attualità russa, insomma, che ha individuato nel 2012 l’anno della svolta tra “il primo e il secondo Putin”: un cambio di rotta che dalla iniziale politica di dialogo con l’Occidente e di caute aperture all’interno ha portato fino al grande strappo attuale.

Soddisfatto il sindaco Marco Fabiani del successo della serata, dello spessore degli ospiti e della partecipazione del pubblico ad una manifestazione che vuole diventare un punto di riferimento per tutti coloro che hanno voglia di approfondire le tematiche del passato senza però trascurare il presente.

Anche il prossimo appuntamento del Festival, fissato per sabato 23 luglio, sarà dedicata alla guerra in Ucraina, vista ed approfondità con un taglio che supera l’attualità della cronaca. La giornalista Lucia Rotta, che ha vissuto undici anni a Belgrado ed è un’esperta dei Paesi dell’Est, affronterà il tema: dopo l’Ucraina rischio di altri conflitti o accelerazione dell’ingresso nella Ue di altri pezzi dell’ex blocco sovietico?








Questo è un articolo pubblicato il 18-07-2022 alle 09:57 sul giornale del 19 luglio 2022 - 266 letture

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