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Fermana 1° nella graduatoria dei ripescaggi, ma la società è interessata alla serie C?


L'unica cosa certa ad oggi è che la Fermana ha diritto di iscriversi in serie D e la domanda deve essere formalizzata fra l'8 e il 15 luglio (termine perentorio).
Visto che nessuna delle 60 società di C ha rinunciato alla domanda di iscrizione (termine perentorio scaduto mercoledì scorso, 22 giugno), le riammissioni gratuite non sono più possibili.
Resta solo il "ripescaggio", molto costoso, ma dove la Fermana è 1° in graduatoria, cioè per essere riammessa in C basterà che venga esclusa da Co.Vi.Soc. e Consiglio Federale una sola delle 60 società che hanno chiesto l'iscrizione.
Graduatoria: 1° Fermana (6,50 punti), 2° Grosseto (4,75), 3° Seregno (4,75) e 4° Vibonese (1,75).
Il 1 luglio si conosceranno le bocciature (la Co.Vi.Soc e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, esaminata la documentazione presentata dalle società e i pagamenti effettuati, daranno infatti il proprio responso), poi entro il 6 luglio i club bocciati potranno ricorrere in prima istanza, infine entro venerdì 8 luglio il Consiglio Federale dirà quali società sono ammesse o no alla serie C. In caso di un ulteriore ricorso giudicherà in secondo grado il Collegio di Garanzia del CONI che si pronuncerà in via definitiva entro la fine di luglio.
Pertanto solo dopo l'8 luglio (o comunque dopo un eventuale pronuncia del CONI in caso di ulteriore ricorsi delle società bocciate dal C.F.) la Fermana potrà sapere se le conviene o meno presentare domanda di ripescaggio oneroso per la quale occorrono molti euro, di cui una buona parte a fondo perduto e un'apposita fideiussione di pari valore, in aggiunta a quella successiva per l'iscrizione. Eh si, perché dopo essere stata ripescata si deve iscrivere (impegno totale, fideiussioni comprese, quindi intorno al milione di euro) occorrerà spendere altri soldi per allestire la squadra e poi disputare la serie C (a occhio o e croce altro milione di euro, da spalmare nella prossima annata sportiva). Piaccia o no i numeri sono e restano questi: ripescaggio+iscrizione e poi disputa della serie C costerebbero in totale da oggi al giugno del prossimo anno circa due milioni di euro, tra esborsi diretti o garanzie da prestare. Sono questi i conti che la famiglia Simoni sta facendo in questi giorni.
Le società che rischiano di più sono due, Teramo e Triestina. Come sempre la vicenda è soggetta a contestazione giudiziaria: il Teramo non avrebbe allegato alla domanda di iscrizione l'indice di liquidità mentre la Triestina addirittura avrebbe ceduto la società poche ore prima della scadenza del termine di iscrizione. La Covisoc sta già esaminando le corpose documentazioni, tra il 1 e l'8 luglio sapremo come finirà la storia di Teramo e Triestina oppure se salta fuori qualche altra società non in regola.
Come ripetuto, però, alla Fermana, essendo 1° nella graduatoria, per avere diritto ad essere ripescata è sufficiente che venga esclusa una sola società delle sessanta, quindi ogni decisione del club di viale Trento è rinviata a dopo l'8 luglio.
In ogni caso la società canarina prima deve iscriversi in serie D dove - è superfluo dirlo - l'impegno economico è meno di un decimo rispetto a quello per l'iscrizione in C: termine perentorio 15 luglio.
IN CASA FERMANA ANCORA TUTTO TACE
Dopo questa ampia disamina, veniamo alle vicende interne.
Mancando il direttore generale e amministratore Fabio Massimo Conti che si è dimesso e dal 1 luglio non sarà più al lavoro, essendo partito il segretario generale Maurizio Stinco che in questi giorni convola a nozze a Trapani (a proposito: rallegramenti!) e il cui contratto quindi scadrà (30 giugno) durante la luna di miele (voci lo danno l'anno prossimo alla Recanatese), volatilizzati i due direttori sportivi Andreatini e Scala, tutta la parte organizzativa e burocratica è affidata al "tuttofare" Andrea Tubaldi, come anticipato da queste colonne venti giorni fa, al ragionier Antonio Pagliuca e ai pochissimi altri collaboratori ancora in organico.
Tutti gli emolumenti fino al 30 giugno sono in corso di pagamento.
In questo momento le fila della vita societaria sono tenute dal vicepresidente Gianfilippo Simoni, figlio del presidente Umberto.
Interpellati entrambi hanno detto che non possono rispondere ad alcuna domanda, che "la società è in fase riorganizzativa e di programmazione che le linee societarie devono essere ancora delineate e che serve ancora un po' di tempo per decisioni specifiche", confermando quindi che ogni decisione su ripescaggio verrà presa dopo le decisioni del del Consiglio Federale di venerdì 8 luglio.
Il problema principale è che i soci gialloblù stanno valutando quali saranno i mezzi economici a loro disposizione non solo per presentare domanda di ripescaggio e poi iscrizione ma, soprattutto, anche di poter disputare un intero campionato di serie C i cui costi e la complessità come abbiamo visto sopra sono notevoli.
Le somme garantite dallo sponsor (parole dell'imprenditore Maurizio Vecchiola di tre settimane fa) non sono ancora conosciute né nella loro entità e neanche nelle tempistiche, quindi la famiglia Simoni ha difficoltà a decidere entro meno di un mese se fare domanda di ripescaggio e di conseguenza affrontare un altro campionato di serie C oppure se arrendersi ad un più modesto e meno costoso campionato dilettanti.
Sembra che i Simoni stiano valutando anche di vendere la società, ma ci sono imprenditori interessati? I contatti che ci sono stati anche in passato sono ritenuti affidabili? È vero che recentemente si sono incontrati con un procuratore sportivo che lavora a Milano (ma dal cognome meridionale) a cui già da tempo l'ex patron Vecchiola aveva dato incarico di trovare un acquirente della società? Vero che questo procuratore ha presentato un imprenditore milanese?
Domande poste al vicepresidente Gianfilippo Simoni che non ha né risposto né smentito.
Comunque stiano le cose è evidente che un eventuale acquirente potrebbe essere interessato sono nel caso in cui, con la bocciatura di almeno una società, la Fermana potrebbe essere sicuramente ripescata in serie C, perché l'acquisto di una società che milita in un campionato dilettantistico interessa molto meno.
In conclusione in casa Fermana occorrerà attendere l'8 luglio (e poi forse eventuali ricorsi successivi) e trovare magari nuovi sponsor e/o soci per decidere quale strada intraprendere.
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