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Porto san Giorgio, Quarto Polo: “Non ci presenteremo alla tornata elettorale”

3' di lettura 30/04/2022 - Una rinuncia ponderata quella dei portavoce del Quarto Polo, Stefano Cencetti e Giancarlo Fermani: “Non avremmo ottenuto risultati eclatanti, ma saremo attenti a quello che succederà”.

Parole, quelle di Fermani, che pongono l'attenzione sulla decisione di non voler presentare il Quarto Polo alla prossima tornata elettorale il 12 giugno; “Fare politica – commenta Cencetti – vuol dire anche fare un passo indietro. Abbiamo detto no alla nostra candidatura. Ora come ora, non ci sono i contenuti né i programmi in politica, ma solo nomi. Questo non ci ha appassionato e quindi abbiamo rinunciato”. Dure le critiche di Cencetti, che conferma comunque dei confronti con le due forze politiche attualmente schierate, senza aver messo alcuni suoi nomi nelle due liste di punta, e, al contempo, una partecipazione attiva del polo nel futuro dibattito politico sangiorgese.

“Eravamo partiti poco tempo fa – asserisce Fermani – con un obiettivo preciso e lineare, cioè allargare la nostra coalizione, ma qualcuno ha voluto che concorressimo da soli. Nel nostro programma erano due le cose a cui badare: i progetti, approfonditi ed accurati, e i curricula, così da individuare, all'interno della stessa coalizione, chi avesse più esperienza per affrontare una eventuale candidatura. Sta di fatto che non possiamo più permetterci di vedere la pubblica amministrazione non fare nulla per l'interesse collettivo. L'amministrazione deve essere in grado di non mettere mano nelle tasche dei cittadini. È ora di finirla, restituiamo al cittadino! Dobbiamo realizzare dei progetti per azzerare i costi dell'amministrazione comunale e recare beneficio economico alle famiglie attraverso l'energia rinnovabile”. Fermani si riferisce infatti ad alcuni punti del programma elettorale del Quarto Polo a lui molto cari: autosufficienza energetica, progetti mirati a intervenire e limitare i danni del fenomeno della disoccupazione giovanile e non, attraverso l’attivazione in particolare di opere di economia civile e circolare, progetti e iniziative che producano equità sociale. “La crisi - prosegue il discorso Fermani - ci sta esplodendo sotto i piedi! Tra guerra, caro bollette, pandemia, vogliamo essere costruttori di futuro, di giustizia sociale e, per farlo, occorre compiere un salto di qualità nella politica, perché Porto San Giorgio e i nostri cittadini meritano di più. È ora di voltare pagina ed impostare ragionamenti diversi: azzerare la tari, trasformare i rifiuti, altro grande problema di Porto San Giorgio, in risorse, creare nuovi modelli di impresa, far tornare i settori strategici al pubblico, uno fra tutti l'energia, con nuovi impianti, nuovi lavori e tanto sviluppo per il bene di tutti. È vero, stanno arrivando i fondi del PNRR, ma è anche vero che una grossa parte di questi dovrà essere restituita prima o poi. Ci vuole una distribuzione massima di queste risorse e la pubblica amministrazione non può non indirizzare al beneficio di queste".

“Noi eravamo aperti a liste civiche, senza porre nessun veto su simboli eventualmente presentati, purché queste condividessero un nuovo modo di approcciarsi alla politica. Abbiamo già formato una commissione per ragionare su tutti questi aspetti e con le forze in gioco. Ragionare per dare soluzioni. A livello politico ci saremo!” le parole conclusive di Fermani.






   

di Luigi De Signoribus

fermo@vivere.it





Questo è un articolo pubblicato il 30-04-2022 alle 13:21 sul giornale del 02 maggio 2022 - 329 letture

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