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Altidona: alla Malibran una serata dedicata a Chopin con i grandi nomi della musica

3' di lettura 23/03/2022 - Protagonisti dell'evento il maestro Piero Rattalino e la pianista coreana Ilia Kim i quali delizieranno il pubblico con musiche del grande compositore romantico Fryderyk Chopin. Marcantoni: “Un ritorno atteso, per la gioia dei molti appassionati che da sempre seguono Rattalino in Accademia”.

Appuntamento allora a sabato 26 marzo ore 21.15 presso la Sala Colonna della Malibran che vedrà la serata scandita da due momenti: il primo, quello del Salotto Malibran, a cura del Maestro Piero Rattalino, musicologo, saggista, pianista nonché uno dei massimi esperti della storia del pianoforte, che introdurrà il pubblico all'ascolto del Recital come Psicodramma, una illustrazione contemplativa del genio di Chopin tra divino e reale, della quale sarà appunto la voce narrante; il secondo vedrà invece la pianista coreana Ilia Kim, molto apprezzata in Europa e negli Stati Uniti, dove tra l'altro ha fatto il suo debutto, precisamente alla Carnegie Hall di New York nel 1994, suonare al pianoforte le melodie del compositore polacco, per una esperienza di altissimo livello.

“Il programma è stato progettato come dramma breve, diviso in otto scene – premette Rattalino nella sua nota - Si tratta dell'esito di una ricerca che è stata fatta dalla pianista Ilia Kim e da me. La metodologia dell'interpretazione del Novecento, molto novativa rispetto al passato, dice che l'interprete è un competente, un finissimo esecutore al servizio del compositore. L'esecutore legge il testo, che è sacro, lo analizza, ne capisce la struttura, e dalla struttura risale al pensiero e al sentimento del compositore. Questa è la fase preparatoria. Creando poi la forma sonora, l'esecutore si impegna a trasmettere all'ascoltatore il pensiero e il sentimento del compositore, scrupolosamente rispettati. L'esito a cui si arriva è la contemplazione della bellezza, della divina bellezza, è l'estasi. […] Il pensiero va in cerca del divino, l'emozione rispecchia il quotidiano, la vita. Io farò continui riferimenti al quotidiano di Chopin. Anche partendo dal quotidiano si raggiunge il divino. Ma introdurre nel gioco il quotidiano significa modificare la poetica. E quando si passa alla forma sonora, la poetica ha bisogno di uno stile. Questa è stata la ricerca della pianista”.

“Un contrappunto tra la voce che racconta e il pianoforte che dimostra; – commenta la direttrice artistica dell'accademia Rossella Marcantoni, cercando di definire al meglio un evento a lei molto caro – la formula di questo recital è un'esperienza davvero unica e avvincente per un ascolto consapevole e diverso di Chopin”. Un modo dunque di scavare a fondo nell'animo del compositore polacco che, a detta del Maestro Rattalino, teneva alti nel suo intelletto due principi fondamentali: l'amore per la sua terra e quello per la sua famiglia. “Li tradì entrambi – spiega Rattalino - in due occasioni cruciali della sua vita e, da cattolico tradizionalista qual era, ne portò le conseguenze in termini di sensi di colpa e di desiderio di riscatto. Lo ebbe, il riscatto”. Tradire quegli ideali a lui molto cari, significa infatti, per il musicologo, ricominciare a professarli di nuovo in maniera sincera ed individuale affinché siano, usando le stesse parole del Maestro, “riconquistati come traguardi dell'umanità tutta, lanciati verso il futuro, verso di noi, da un nunzio profetico”. Da qui il nome del concerto pianistico della serata: Chopin, i valori traditi e riconquistati.

Al termine della serata il consueto brindisi in onore della musica con i vini dell'Accademia Cantatrice e Guarracino, accompagnati dai gustosi amaretti della Valdaso.


di Luigi De Signoribus

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