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Altidona: alla Malibran sinceri apprezzamenti dalla Presidenza della Repubblica

3' di lettura 12/11/2021 - Ce ne parla la direttrice artistica dell'Accademia Musicale di Altidona, Rossella Marcantoni, davvero emozionata nel ricevere una lettera dalla Presidenza della Repubblica in persona.

Per quale motivo sei stata contattata dal segretario della Presidenza della Repubblica? Tutto parte dal progetto su Dante. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tramite il suo segretario, qualche tempo fa, mi aveva telefonato per dirmi che aveva apprezzato molto il nostro Omaggio a Dante Alighieri, a 700 anni dalla morte, la prima conferenza/spettacolo del nuovo format Salotto Malibran –Conversazioni d’Arte e Cultura, avente per titolo “Dante, il Sommo Poeta”, che si è tenuta a fine Agosto nella nostra Accademia. Per ringraziarlo del suo interessamento, avevamo deciso di omaggiarlo con i nostri nuovi vini, facendoglieli recapitare direttamente.

Parli di Guarracino e Cantatrice? Sì, proprio questi. Vorrei subito dire che non si tratta di vini che sono in commercio, ma sono frutto di uno studio molto accurato che ha toccato diversi settori, dalla musica all'arte e alla storia, e che vanno ad aggiungersi come un ulteriore tassello all'interezza dell'accademia.

Ci racconti come sei arrivata a questo punto? Alla fine di ogni serata che abbiamo tenuto qui in accademia, c'è stata sempre occasione di fare un brindisi in onore della musica. E proprio dalla consuetudine di un brindisi alla fine di ogni evento che nasce l’idea dei Vini dell’Accademia: un rosso e un bianco con i quali brindare in compagnia degli artisti, omaggiando un’icona romantica del belcanto: Maria Malibran, soprano dell'Ottocento da cui l'accademia prende appunto il nome. I nomi dei Vini sono stati ideati da me, dopo una lunga ed attenta ricerca. Da qui abbiamo iniziato il nostro viaggio vinicolo, affidandoci a mani davvero esperte per selezionare e vinificare le migliori uve del Piceno, terra madre del Rosso Piceno e del Falerio Pecorino.

E dunque perché questi nomi? Beh, Cantatrice fu una delle tante definizioni che il Rossini affibbiò a Maria Malibran in una sua lettera, definizione che divenne leggendaria all'epoca. Soprano di grande talento, si diceva di lei, su un giornale dell'epoca, che mettesse “in ruina le panche del teatro come un terremoto, un'eruzione vulcanica”. Per questo motivo ho deciso di nominare il nostro vino rosso, che è un rosso piceno superiore, Cantatrice, perché rispecchia a pieno il carattere forte, brillante, spregiudicato e passionale di quella che Bellini era solito definire Diavoletta della Malibran. Guarracino, invece, prende spunto da una canzone folkloristica napoletana della seconda metà del Settecento, Lo Guarracino, nome dialettale napoletano che si riferisce ad un piccolo pesce dal corpo ovale compresso lateralmente, comune in tutto il Mediterraneo. Quando Maria Malibran ascoltò per la prima volta le parole del testo, che narra di una battaglia tra vari pesci schierati chi a favore e chi contro il Guarracino, che si stava preparando a festa con l'intento di trovare moglie in mare e quindi agghindandosi di tutto punto con un tipico costume di fine Settecento, ne rimase sedotta tanto da scrivere e poi pubblicare una nuova tarantella, sempre in dialetto napoletano, dal titolo “No chiù lo Guarracino”. Da qui l'idea di chiamare il nostro Falerio doc Pecorino come il pesciolino del mediterraneo protagonista della filastrocca.

Che sensazioni provi in questo momento? Devo dire di essere davvero soddisfatta e molto contenta, anche perché da come si legge nella lettera ricevuta, il Presidente sembra aver gradito molto i doni del nostro territorio, complimentandosi in precedenza anche per il livello della nostro operato che, vorrei sottolineare, non smette mai di intraprendere percorsi di formazione, di continua ricerca, di cultura e soprattutto di perfezionamento e divulgazione della musica. Visti gli ultimi risvolti, mi farebbe piacere se, un giorno, il Presidente fosse ospite della mia Accademia, ne sarei davvero onorata.



di Luigi De Signoribus

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