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Fermana, mister Domizzi si presenta: «Giocatori dalla serie A? Devono incastrarsi tante cose»


Il nuovo trainer gialloblù sfoggia un sorriso rassicurante, un accento capitolino familiare e simpatico, nonché un abbigliamento molto elegante (e in conflitto con l'altissima temperatura della giornata) che non è sfuggito all'attenzione dei presenti.
Dopo i saluti di rito da parte di presidente e direttore, l'allenatore è stato subito sottoposto al fuoco di fila delle domande della stampa, è la prima più scontata è perché sia venuto a Fermo. «Ho accettato la proposta della Fermana perché ho avuto sin dal primo incontro la sensazione a pelle di trovare un ambiente come una famiglia».
Poi il tecnico, rispondendo a colleghi che gli chiedono particolari sugli accordi presi, risponde (riferendosi sia alla società che alla squadra): «Non mi piace porre condizioni ma condividere e discutere qualsiasi decisione. Non ho posto alcuna condizione se non quella di avere un dialogo diretto e chiaro con tutti».
Sulla sua mancata permanenza a Pordenone dopo la salvezza raggiunta: «Sì, mi sarei aspettato una riconferma a Pordenone ma non ci sono rimasto male più di tanto perché io per come sono fatto non mi creo grandi aspettative».
Tornando al prossimo campionato, Domizzi, a chi gli chiede previsioni, risponde: «Aspettiamo la composizione dei gironi della serie C, adesso è ancora presto per fare qualsiasi valutazione tecnica, perché in base alla composizione può cambiare qualsiasi scenario».
In merito al possibile arrivo di qualche giocatore giovane della serie A che lui ha conosciuto, l'allenatore risponde che: «è comunque molto difficile parlarne con questo anticipo perché per ogni giocatore devono incastrarsi tante dinamiche e non è facile. Per ora la Fermana ha sedici giocatori sotto contratto, ma devo ancora capire quanti di questi partiranno per il ritiro con noi; solo a quel punto potrò fare valutazioni più attente sui singoli. In merito al modulo non lo vedo come un vincolo, ma cerco di insegnare alla squadra tutti i modi di giocare».
Poi il tecnico aggiunge un'affermazione di carattere generale: «Vorrei riportare l'entusiasmo tra i tifosi non solo per risultati ma anche per il modo di giocare».
Interviene in conclusione anche il direttore tecnico Massimo Andreatini: «Abbiamo scelto il mister per la sensazione di franchezza e lealtà che abbiamo percepito già al primo incontro. Ci è piaciuto quello che ha fatto negli ultimi due mesi a Pordenone, ed era anche una categoria superiore rispetto alla nostra».
(Nella foto uno screenshot tratto dal filmato della conferenza stampa diffuso dalla Fermana F.C.
Da sinistra: Domizzi, Simoni e Andreatini).
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