Porto San Giorgio cultura: “Alma Mater” di Tosoni e De Bernardin in scena dal 13 maggio

3' di lettura 11/05/2021 - Alma Mater, scritto da Stefano Tosoni con regia di Stefano De Bernardin in programma dal 13 al 16 maggio al Teatro Comunale di Porto San Giorgio in duplice orario domenicale (alle 17 e alle 20) nel pieno rispetto degli orari di coprifuoco.

Un’iniziativa che apre la stagione culturale e turistica estiva con l’auspicio che il mondo dello spettacolo possa riprendersi da questi 18 mesi di blocco nonché di poco sostegno. Il 13 maggio rappresenta la prima apertura dopo 200 giorni esatti dall’ultimo spettacolo, in un luogo che per un anno è stato chiuso e per il quale “la riapertura è molto sentita” afferma l’Assessore Elisabetta Baldassarri, la quale ricorda che oltre ai nomi noti del teatro ci sono anche altri professionisti che svolgono un lavoro che spesso purtroppo è visto solo come un hobby. “Sono contenta che questa riapertura avvenga con artisti e professionisti del nostro territorio che è giusto sostenere”.

Alma Mater è uno spettacolo local a sfavore del global, come sostiene il regista Stefano De Bernardin, in cui tutti i componenti, a partire dalla giovanissima autrice della locandina, sono made in Marche.

Lo spettacolo di Proscenio Teatro, in collaborazione con AMAT, Centro Studi Piero Calamandrei di Jesi e patrocinato dal Comune di Porto San Giorgio, era già previsto per aprile 2020 ma ha subito un ovvio slittamento. “Noi siamo felicissimi di presentare finalmente questo progetto – dice Stefano Tosoni – che è tutto al femminile”, e che parla del rapporto madre-figlia nelle sfaccettature comiche e drammatiche che i ruoli incarnano. “Il rapporto madre-figlia è complicato, me ne sono accorto leggendo molti libri a riguardo, tra cui uno di Carla Carotenuto, docente dell’Uni Mc, in cui si analizzano i conflitti famigliari, e mi rendo conto di quanto sia difficile”. Ne emerge un’opera tragicomica, in cui il rapporto madre-figlia è un po’ quello di vita e morte: la madre genera la vita ma a volte può anche distruggerla.

È il primo spettacolo in cui Tosoni non è né in scena né in regia e che rappresenta per Tosoni “un gesto d’amore verso l’universo femminile”. Sul palco ci saranno le tre sorelle, mancherà la madre, la quale, per quanto figura controversa, è la generatrice di tutto ciò che siamo: l’Alma Mater è infatti la madre che nutre suo figlio così come l’università nutre la mente.

Stefano De Bernardin vuole sottolineare quanto il testo, anche se contemporaneo, sia pieno di archetipi: “il femminile come elemento ha due sfaccettature ai giorni d’oggi, o se ne parla bene oppure troviamo la donna in cronaca nera. La donna non emerge troppo nella nostra cultura ed è giusto darle spazio nelle sue meravigliose contraddizioni e meravigliose caratteristiche”.

Competenze e passione, per chi un mestiere lo fa da trent’anni come il duo Tosoni-De Bernardin, viaggiano sullo stesso binario, e l’appello del regista è quello che queste due caratteristiche non debbano più passare inosservate: “è tempo che il lavoro fatto con competenza e passione sia riconosciuto”.

I posti in sala saranno 107 per cui è consigliato prenotare al numero 392 4450125 ed è obbligatorio entrare in teatro con mascherina chirurgica e dopo essere stati controllati con il termoscanner.

Costo del biglietto: intero 12 euro, ridotto 10 (over 65, under 25, abbonati, soci di Proscenio).


di Marina Mannucci
redazione@viverefermo.it







Questo è un articolo pubblicato il 11-05-2021 alle 17:38 sul giornale del 12 maggio 2021 - 301 letture

In questo articolo si parla di cultura, articolo, marina mannucci, proscenio teatro,

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/b2Dh





logoEV
logoEV
logoEV
qrcode