Calzature, sostenibilità ed economia circolare: esce il bando fashion green della Camera di Commercio

4' di lettura 07/05/2021 - L’ottimismo ha il profumo della calzatura green: la Camera di Commercio delle Marche ha appena presentato un bando, “Sostenibilità delle produzioni 2021”.

Finalità è sensibilizzare il tessuto imprenditoriale circa l’economia circolare e sostenere quelle aziende che fanno o vorranno fare della sostenibilità il proprio business. Una spinta alle imprese che, così, potranno presentarsi sempre sui mercati internazionali con campionari “green”. Un bando che la dott.ssa Cristiana Costantini, definisce facile. Lo ha redatto e lo illustra. Quattro le linee di intervento: l’acquisto di materie prime naturali o rinnovabili o biodegradabili per la creazione del prodotto, la realizzazione di processi produttivi a basso impatto ambientale, la tracciabilità dei prodotti, dei processi produttivi e dei luoghi di produzione, e infine l’utilizzo di packaging sostenibile. A contributo (fino a un massimo di 5.000 euro) saranno, dunque, ammesse le domande delle imprese per la realizzazione di uno o più campionari che prevedano almeno uno di questi aspetti. Le spese ammissibili a contributo sono quelle sostenute dal 1° maggio al 31 ottobre. La domanda potrà essere presentata dal 1° ottobre fino al 15 novembre da coloro che risultano avere un codice ATECO 2007 pari a 15.2. E nelle Marche si trovano quasi 3 imprese su 10 di quelle italiane del comparto della fabbricazione di calzature.

«Un bellissimo gesto da parte della Camera di Commercio presentare, e farlo in presenza, un bando innovativo come questo» il pensiero del sindaco di Fermo Calcinaro che, nel suo intervento, rende conto di degli ultimi sostegni messo in campo dalla sua amministrazione, quale il finanziamento di 64 piccole imprese di Fermo con ristori per 4.000 euro cadauna. E altre misure di sostegno seguiranno.

Fare un bando per il settore calzaturiero significa aiutare un intero territorio, dal punto di vista sia economico che sociale, con questo pensiero Moira Canigola, sindaca di Monte Urano e presidente della Provincia plaude alla Camera di Commercio. Provincia, quella fermana dove ha sede, tra l’altro, il 19,5% delle oltre 12.000 imprese calzaturiere dell’Italia. Paese per paese, i numeri più rilevanti, sono quelli di Montegranaro (374), Monte Urano (339), Sant’Elpidio a Mare (409) e Porto Sant’Elpidio (588), comune rappresentato, quest’oggi, dal vicesindaco Stacchietti.

Sostenibilità, ecologia ma anche impedire che i giovani scappino dalle Marche, sono questi i punti su cui il Presidente di Camera Marche Sabatini insiste: «Imperativo, oggi, è essere attrattivi, attenti, reattivi ai cambiamenti del mercato. Credere nella ricerca e nella possibilità di coniugare funzionalità, stile e made in Italy della calzatura che siano in grado di arrivare a realizzare un’azienda sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Altrettanto importante è fare incetta di idee fresche, innovative e per questo bisogna favorire l’ingresso in azienda di giovani e potenziare il collegamento col mondo della scuola e della formazione tecnica». E, a proposito di scuola, interviene telefonicamente anche il rettore Univpm Gregori attento alla sostenibilità che, non a caso, ha inserito un corso di laurea magistrale in management della sostenibilità e dell’economia circolare.

Le fiere internazionali, dal Pitti al Micam, come ricorda il segretario Santori della Camera di Commercio, presto riprenderanno e questo bando pilota per il settore calzatura ne ha di occasioni per produrre i suoi effetti. Poi espone qualche dato. Oltre 7 milioni erogati direttamente dall’ente a 1939 imprese marchigiane, di cui 620 fermane. «Non è assistenzialismo questo, ma un dare una risposta alle effettive necessità» sottolinea, anticipando la riproposizione del bando fiere anche per il 2021.

Si alzano, infine, le voci del mondo produttivo. Valentino Fenni, vicepresidente Assocalzaturieri una “critica” tra i complimenti la muove. «I soldi li promettete e li mandate davvero ma 5.000 euro sono pochi, ce ne vorrebbero almeno il doppio» dice scherzando, ma non troppo. «Colpa della riforma Renzi, che nel 2014 ridusse del 50% il diritto annuale a carico delle imprese verso la Camera di Commercio. Dal 2015 ad oggi la Camera ha avuto 90 milioni in meno di entrate a motivo del dimezzamento» la replica dell’ente.

Spera in un cambio di paradigma il presidente Cna Fermo Paolo Silenzi, ossia che dalla crisi sanitaria si possa passare presto ad affrontare quella economica. «Dobbiamo accelerare sulla promozione e sulla valorizzazione e questo è un bando giusto che arriva al momento giusto» conclude.


di Benedetta Luciani
redazione@viverefermo.it





Questo è un articolo pubblicato il 07-05-2021 alle 16:12 sul giornale del 08 maggio 2021 - 246 letture

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