Smerillo: Stavolta è 1° posto. Federico Corazza vince il premio Miglior Allievo Istituti Alberghieri.

Preparazione, studio, passione e talento. Basterebbero queste parole per descrivere Federico Corazza. Un ragazzo semplice, ma dai valori profondi, che dedica tutto se stesso all’amore per la cucina. E visti i risultati, la strada è quella giusta.
Nella giornata di ieri, infatti, Federico ha vinto il premio Miglior Allievo Istituti Alberghieri. Un riconoscimento molto ambito dai ragazzi che studiano nel settore della ristorazione e che sancisce il miglior chef emergente del panorama marchigiano. La rassegna culinaria, come ogni anno, si è tenuta a Loreto e ha visto difronte tutti e 8 gli Istituti Alberghieri delle Marche.
Federico aveva già partecipato nel 2020 a questo concorso, ottenendo un più che positivo 2° posto, ma stavolta voleva di più, voleva la vittoria e così è stato. Felice del trionfo? “Si, davvero molto. Stanco, ma felice. Dopo sacrifici, studio e preparazione, ne è valsa davvero la pena. Speravo in un buon risultato, ma non mi aspettavo la vittoria. È tanta la soddisfazione”.
Un concorso creato dalla Federazione Italiana Cuochi, che ha messo difronte i migliori chef del domani. Come è stato sfidarsi con gli altri ragazzi? “Questa è la stessa rassegna alla quale ho partecipato lo scorso anno, in linea di massima sapevo come si svolgeva la prova, ma ho dovuto lo stesso esercitarmi molto e studiare a fondo – spiega Federico – Ci è stata concessa un’ora di tempo per preparare il piatto, con la giuria della Federazione lì presente. Hanno partecipato i migliori alunni delle Marche e non è stato facile. Certo, è ovvio, la preparazione più ne fai e meglio è”.
Il tema per questa edizione era il pesce locale. Come hai creato il tuo piatto? “Con tentativi e prove per trovare la combinazione migliore. È circa un mese che, insieme al Professor Piermarini, stiamo lavorando al piatto e siamo felici del risultato”.
Allora raccontaci la creazione che hai presentato: “Ho preparato una triglia panata con pane panko, una tipica panatura giapponese. L’ho adagiata su un letto di maionese di cozze e olio di prezzemolo ed infine l’ho accompagnata con tacos di alghe e tartare di gamberi, cozze, erbette di montagna e fiori di calendula”.
Un piatto d’alta cucina, che unisce prodotti locali a sapori orientali, una perfetta commistione tra innovazione e tradizione, quella tradizione sempre presente nelle creazioni di Federico. D’altronde lui è sempre stato legato alla sua terra e al suo Paese d’origine, Smerillo e questo legame ritorna nei sui piatti. Prodotti locali, spezie di campo ed erbe di montagna, tutto questo fa parte del bagaglio che Federico ha acquisito nella cucina di casa insieme a Mamma Mirela, titolare dell’Agriturismo La Conca. È lei che ha trasmesso questa passione al figlio e lui la sta coltivando nel migliore dei modi.
Un grazie speciale a chi lo ha affiancato in questo percorso: “Ringrazio il professore Pierpaolo Piermarini dell’Istituto Tarantelli di Sant’Elpidio a mare, che mi ha seguito in ogni momento nella creazione del piatto. Il suo sostegno è stato fondamentale”.
Menzione di merito e ringraziamenti anche allo chef Emanuele Senzacqua, titolare del Bistrot “Corso 41” a Montegiorgio, dove Federico si sta facendo le ossa: “Mi sta seguendo nel percorso di crescita, insegnandomi tutti i trucchi del mestiere”.
A Federico i complimenti anche dalla Redazione di VivereFermo per il traguardo raggiunto.

Questo è un articolo pubblicato il 11-02-2021 alle 12:16 sul giornale del 12 febbraio 2021 - 1794 letture
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