x

Metal Roof: rivestire con eleganza

3' di lettura 13/11/2020 - Torno sulla Metal Roof Srl di Monte Urano. Ne ho appena accennato domenica scorsa, nella rubrica Cammino la Terra di Marca. Me ne aveva parlato un amico come di una azienda artigiana di valore. Poi ho visto l'encomiabile opera compiuta nella ricostruzione del rifugio Zilioli e mi sono incuriosito oltremodo scoprendo che già altri rifugi montani erano stati trattati dall'impresa marchigiana. E ancora di più, dopo aver saputo che in queste ore i dipendenti dell'azienda stanno lavorando per la copertura di tutti gli edifici del Nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d'oro, ad Osimo, che sarà una struttura d'avanguardia in Europa «per l’assistenza, la cura e la riabilitazione degli ospiti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali».

Il Centro accorpa infatti in un unico luogo tutti i servizi, ambulatori, uffici e residenze attualmente distribuiti nel territorio di Osimo. La bellezza è la cifra delle nuove costruzioni. Ed ecco ancora di scena, allora, Andrea Smerilli e i suoi giovani collaboratori, «tutti molto esperti, molto qualificati e molto volenterosi» mi racconta il titolare.

L'azienda monturanese è specializzata in «coperture e rivestimenti metallici per fabbricati civili, commerciali e industriali, tetti ventilati, sottostrutture in legno e impermeabilizzazione». Il tutto con massima attenzione al design. Anzi: si scommette proprio sul design.

Nel caso dei tetti del Nuovo Centro della Lega del Filo d'Oro si sta procedendo con il rame, «che è un bell'impegno», dice Smerilli, facendomi capire che sarà anche una bella soddisfazione.

Altra soddisfazione, la Metal Roof l'ha avuta nella realizzazione delle coperture della scuola di Sarnano, rasa al suolo dal terremoto e ricostruita in tempi rapidissimi grazie alla Fondazione Andrea Bocelli e alla Only the Brave di Renzo Rosso.

La Metal Roof ha dietro una storia significativa. Monte Urano è paese di scarpe. Quanto meno lo era. La crisi dei primi anni Duemila non ha risparmiato il calzaturificio di famiglia condotto da Claudio Smerilli. Nel 2006/2007, i figli di Claudio: Andrea e Roberto, hanno cercato una alternativa, anche per dare la possibilità ai genitori di completare gli anni di pensione. Come spesso accade è stata la realtà a suggerire la risposta. Gli Smerilli hanno una casa in campagna. C'era bisogno di coprire una sorta di gazebo. I ragazzi - a quel tempo Andrea aveva 27 anni e Roberto 20 - si sono ingegnati, documentati, hanno chiesto in giro, e la copertura fatta in proprio ha finito per essere efficace e gradevole. Così è scattata l'illuminazione: perché non intraprendere in questo settore? L'hanno pensato, lo hanno detto a casa e lo hanno fatto.

Oggi la Metal Roof (otto dipendenti) viaggia a livelli alti, costruisce coperture di qualità in tutta Italia. Andrea ne ha preso il timone da tempo come amministratore, Roberto ha scelto altrimenti.

All'inizio, mi racconta Andrea, «la nostra azienda si è specializzata nella tecnica della doppia aggraffatura che è di fatto uno dei sistemi di copertura più affidabili e successivamente anche la posa di tegole, scaglie e standole». E i materiali? «I materiali che usiamo, alluminio, rame, zinco-titanio e acciaio, sono molto versatili e si adattano facilmente alle esigenze di architetti e clienti». Per cui la scelta del metallo, come rivestimento di facciate e copertura, ha consentito di realizzare, opere affascinanti ed ecologicamente sostenibili. Come dire: l'orizzonte non è solo calzature.







adolfo leoni


Questo è un articolo pubblicato il 13-11-2020 alle 09:57 sul giornale del 14 novembre 2020 - 506 letture

In questo articolo si parla di lavoro, monte urano, impresa, adolfo leoni

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/bBOl





logoEV
logoEV