Covid, ass. Latini, “stop a spettacoli e sport è scelta politica discriminatoria per settori sicuri”

Condivido - si legge nel comunicato stampa - la protesta del mondo dello spettacolo e dello sport per le disposizioni di chiusura contenute nell’ultimo Dpcm.
Il Governo non ha affatto tenuto conto delle forti perplessità che ieri, in Conferenza Stato-Regioni, i presidenti hanno espresso in merito a queste chiusure "di settore". I cinema e i teatri, come ho avuto modo di verificare personalmente alla prima della stagione sinfonica a Jesi pochi giorni fa, sono luoghi sicuri, dove distanziamenti e sanificazioni sono adottati alla lettera e i dati lo dimostrano: se solo un contagio si è verificato in 4 mesi di attività per un totale di 2.800 spettacoli monitorati da Agis, è evidente che il rischio per chi ha frequentato teatri e cinema è stato pari a zero. Il mondo dello spettacolo e quello dello sport hanno accettato, con grande senso di responsabilità, il sacrificio economico del taglio delle presenze e degli accessi, ma in cambio hanno ricevuto quella che sembra una punizione indiscriminata e discriminatoria. Il governo non ha tenuto in nessun conto neppure l’altissimo valore sociale che il mondo dello spettacolo e dello sport ha in sé, calando la mannaia della chiusura totale senza una valutazione approfondita delle conseguenze che questa comporterà non solo dal punto di vista economico a breve termine, ma anche gli effetti sul lungo termine sulla nostra società e sulle eccellenze della nostra cultura e dello sport che significa anche salute, del corpo e della mente”. Lo dichiara Giorgia Latini, neo assessore regionale alla Cultura e alla Sport in Regione Marche.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-10-2020 alle 09:18 sul giornale del 27 ottobre 2020 - 264 letture
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