articolo
Il mio Buon Giorno. La Cina in casa


Sapelli racconta una storia ignota ai più. Nei primi tre decenni del Millequattrocento, la Cina aveva una formidabile flotta condotta dall'ammiraglio Zheng He che aveva occupato una buona porzione dell'Africa (come oggi). All'improvviso però gli imperatori Ming proibiscono la costruzione di nuove navi, ritirano la flotta e tutte le imbarcazioni vengono bruciate. Non solo: una parte consistente del litorale cinese viene dato alle fiamme per diversi chilometri all'interno. È un enigma che gli storici non hanno saputo spiegare. La Cina si chiude in se stessa, per consolidare e rafforzare la sua potenza terrestre.
Oggi, è sempre Sapelli a ricordarlo, con il dopo Mao, il Celeste impero ha consolidato bene il suo potere all'interno e tornerà ad un espansionismo anche sul mare. Potenza di terra e potenza di mare, dunque.
Sapelli dice molto chiaramente che la Cina ha «di mira il consolidamento della penetrazione economica e culturale in Italia». E aggiunge: «Una penetrazione già molto profonda come dimostra il lavorio della diplomazia cinese nel settore delle industrie strategiche delle telecomunicazioni e nei nostri stessi servizi segreti...».
Che dire? Quantomeno gli articoli di Introvigne e Sapelli fanno riflettere in uno scenario dove si riflette poco o nulla e si raccontano cose interessate.

SHORT LINK:
https://vivere.me/bkfs