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Monte Urano: dal legno alla plastica per combattere il covid. Il laboratorio Laser Design si riconverte.


Adattarsi e reinventarsi per non rimanere bloccati. Il coronavirus ci ha costretto anche a fare questo. Molti settori dell’economia sono in fase di stallo ed altri completamente in crisi, così tante aziende e fabbriche del fermano sono state costrette a riorganizzarsi per non rimanere schiacciate dall’emergenza.
Questo è il caso del laboratorio “Laser DeSign” di Monte Urano, che ha deciso di riconvertire la sua produzione, dirigendosi verso una strada del tutto nuova, che forse non avrebbe mai pensato di percorrere.
Il titolare è Andrea De Stefano, che insieme alla sua famiglia gestisce l’attività; da anni il laboratorio si dedica alla lavorazione del legno ed ultimamente si è specializzato nella creazione di gadget e bomboniere realizzati con la tecnica di incisione e taglio laser su legno, plastica e altri supporti.
Come tantissime altre aziende, un mese fa ha dovuto bloccare la sua produzione e chiudere per l’emergenza covid: “Avevamo acquistato da circa 6 mesi il laser, quindi ci stavamo specializzando nel suo utilizzo, perfezionandolo, tuttavia il covid ha bloccato tutto il nostro lavoro – ci racconta Chiara De Stefano figlia di Andrea - Non potevamo rimanere senza far nulla, bisognava reinventarci e riorganizzarci per non rimanere bloccati. Così ho ideato questo nuovo progetto”.
Infatti è Chiara che, con il supporto della sua famiglia, ha dato il via alla riconversione del “Laser DeSign”, ideando questo innovativo strumento di sicurezza: “Si tratta di una maniglia in plastica, mediante la quale si evita di toccare le porte di uffici o edifici pubblici, di premere i pulsanti dell’ascensore o afferrare una sedia. Basta infilare le dita nell’apposita fessura e con il gancio si potrà evitare di toccare molti oggetti direttamente con la propria mano. Ad esempio con un paio delle nostre maniglie in plastica, è possibile spingere tranquillamente il carrello del supermercato”.
Dopo il blocco totale e l’isolamento forzato, si è deciso di riconvertirsi: “La settimana dopo la chiusura generale abbiamo iniziato la fase di progettazione e così insieme al Team Trotec Laser, siamo passati alla fase pratica”.
Sono già tante le richieste per questo innovativo prodotto: “Abbiamo sponsorizzato la nostra “maniglia” nei vari canali web e ci sono stati subito molti apprezzamenti per la qualità e l’utilità del prodotto. Abbiamo avuto molte richieste da privati, ma anche parecchie da titolari delle aziende che l'hanno acquistato per i propri dipendenti”.
Strumenti di questo genere saranno molto utili per la vita di tutti nel breve futuro: “Ritengo che questa emergenza ci abbia cambiato molto, ha modificato il nostro modo di vivere e stare nella società – osserva Chiara - quindi tali oggetti, come quello che stiamo realizzando, entreranno nelle nostre vite in modo significativo e saranno fondamentali anche dopo l’emergenza”. La maniglia del “Laser Design” è anche personalizzabile, aggiungendo nomi o simboli particolari e facilmente lavabile.
Reinventarsi e riorganizzarsi in toto: “Stiamo cercando di ampliare le nostre possibilità, infatti vorremmo iniziare la produzione di mascherine sanitarie, utili per gli operatori e per chiunque ne abbia necessità. Siamo già partiti con la creazione di originali accessori che permettono di alleviare dalle orecchie il peso della mascherina e degli elastici, inoltre produciamo anche visiere per la protezione personale”. Nelle situazioni di emergenza come quella attuale, è fondamentale saper leggere il momento, non darsi per vinti e riorganizzarsi per superare subito la difficoltà.

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