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Moresco “indenne” dalla pandemia di Covid-19

2' di lettura 14/04/2020 - Dall'alto della sua rocca, Moresco domina la Valle dell'Aso con 600 anime circa, nessuna persona in quarantena e non un solo caso di Covid-19.

“Forse più per casualità che virtuosismo, scongiurando ovviamente il peggio, si può dire per ora che Moresco è immune al coronavirus”, afferma il Sindaco Gianfelice Angelini che tende a precisare che “il fattore piccolezza e la non concentrazione di persone del centro storico hanno di certo contribuito alla non diffusione del Covid-19”. Una comunità piccola, quella di Moresco, che vede solo una cinquantina di persone residenti nel centro storico.

Ma non si tratta solo di questo. Quello che sta accadendo a Moresco è anche una dimostrazione del rispetto delle regole. I Moreschini sono ligi al proprio dovere e responsabili nei confronti della salute pubblica: tutti restano a casa e il fatto che la maggior parte degli abitanti si trovi sparsa per tutto il territorio e non condensata in un unico luogo circoscritto, spergiura il pericolo di maggior diffusione.

“Non c'è stato neanche l'esodo dal nord per le seconde case nel mese scorso” conferma Angelini. Nonostante Moresco sia meta di villeggiatura nella bella stagione, molte seconde case sono rimaste vuote.

“La situazione”, continua il Sindaco “non è cambiata poi molto. Essendo Moresco una piccola comunità, quei pochi esercizi commerciali a livello di alimentari sono rimasti aperti e chi non può uscire, si fa consegnare la spesa a casa”. In linea con le iniziative della Unione Comuni Valdaso, insieme agli altri comuni di Pedaso, Lapedona, Altidona e Campofilone, Moresco ha attivato numeri di assistenza domiciliare per la consegna di generi alimentari e farmaci, compreso un approvigionamento di 400 mascherine.

Insieme agli altri comuni della Valdaso, la comunità moreschina ha inoltre aderito alla bellissima iniziativa “Ci vuole un fiore” che prevede la consegna domiciliare di piantine ornamentali il cui ricavato andrà a sostegno dei volontari della protezione civile intercomunale.

“Oltre che ripetere di restare a casa, vorrei ringraziare tutti i cittadini per il rispetto delle ordinanze ministeriali. Anche se non c'è ancora nessun caso, questo non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia. Lo dobbiamo fare per noi e per gli altri!” conclude il Sindaco Angelini.


di Luigi De Signoribus

fermo@vivere.it





Questo è un articolo pubblicato il 14-04-2020 alle 11:01 sul giornale del 15 aprile 2020 - 1154 letture

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