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Pure coincidenze o tentativi per comprare l’Italia a prezzi stracciati?

4' di lettura
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di Lorenzo Bracalente
lorenzo.bracalente@gmail.com
 


Aveva ragione mio padre sulle banche e sul credito? “Non prendere a prestito più di quello che sai di poter restituire in qualsiasi momento”

In tanti concordano nel dire dire che quando si tornerà alla normalità saremo tutti un po' cambiati. Ma in meglio o in peggio? Un po' più appesantiti e indolenti quasi certamente aggiungo io.
Qualcuno azzarda nel dire che i ritmi di vita quotidiana saranno meno pressanti. Io non credo che sarà così ma devo ammettere che a me piace ugualmente immaginare un mondo umanamente migliore.
A distogliermi da piacevoli fantasie, stamattina, una telefonata. Dall’altra parte un compagno di scuola delle superiori e senza nemmeno un “ciao come va” mi dice: “Stiamo davvero messi molto bene se chi ci governa riapre le librerie e non consente di ricominciare già da domani a chi si occupa di ricostruzione.”
E’ abbastanza agitato come parte degli imprenditori che mi è capitato di ascoltare in questi giorni e che non vedono una credibile pianificazione da parte di chi ha in mano adesso la nostra vita ed in un futuro prossimo il nostro lavoro.
“Secondo te – prosegue con toni accesi – c’è più contagio in un negozio per bambini dove le mamme fanno provare più volte un pantalone o un golfino ad un bambino o in un cantiere edilizio dove gli operai sono distanti sicuramente più di un metro l’uno dall’altro?"
Il suo tono non nasconde la rabbia di chi ha cercato nel tempo di costruirsi qualcosa e vede a rischio tutto ciò.
Epidemiologi, immunologi ed altri esperti di pandemie per il bene di tutti ci tengono a casa contravvenendo “per molti “ a quella parte della nostra Costituzione in cui si dice che la libertà personale è inviolabile.
“. . . Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge . . .” sembrerebbe che la motivazione ci sia anche se non tutti pensano alla stessa maniera e riassumono questa mancanza di rispetto della costituzione in una strategia atta a favorire esclusivamente le industrie farmaceutiche che hanno un solo obiettivo: vaccinare il mondo intero per tutto partendo dal coronavirus.
E mentre si discute come e quando ripartire, altri avvertono che qualcuno ha già pensato di prendersi la “Bella Signora d’Europa”; per restare in tema pasquale la sensazione è che se la vogliono accaparrare alla stessa maniera di come i soldati romani si giocarono la Tunica del Gesù Nazzareno.
Siamo davvero già condannati? Pare abbastanza evidente che in Europa questo grande amore manifestato con una solidarietà fatta di respiratori e mascherine non ci sia o quanto meno è poco credibile dall’approccio iniziale su come stanno andando avanti le trattative per uscire dalla crisi post coronavirus.
Dal quel poco che si è capito, all’Italia è stato concesso un credito pari al 2% del suo prodotto interno lordo che nel 2019 si è attestato sui 1.787,7 miliardi di euro.
Quindi alcuni dei nostri amici europei sono disposti a concederci un credito di 35,7 miliardi.
E’ questa la vera solidarietà tra Stati? Forse è il caso di cominciare a porsi qualche domanda e fare attenzione alle scelte di chi ci rappresenta.
E per chiudere una breve considerazione su Christine Lagarde e la Banca Centrale Europea di cui ne è la presidente con un mandato della durata di otto anni.
Ricordate le sue parole? ”We are not here to close spreads, this is not the function or the mission of the Ecb”.
Questa breve frase è costata 870 miliardi di euro e alla borsa italiana un crollo del 17% in una sola giornata.
Non si fa fatica a credere che una donna della sua statura abbia fatto una gaffe per poi ravvedersi chiedendo scusa?
Un po' come dire: “è stata una scappatella di poco conto io amo solo te”.
870 miliardi poco meno della metà del prodotto interno lordo italiano di un anno.
Prendo a prestito uno dei tanti insegnamenti di mio padre che a scuola era arrivato alla terza elementare; mi diceva: "non ricorrere, per quanto possibile, alle banche.
Non indebitarti se non sei nella condizione di poter restituire in qualsiasi momento tutto il denaro preso in prestito.
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Non posso dargli torto se penso a dove è arrivato il nostro debito e alle tante frasi che troverete in internet sul mondo bancario che la saggezza degli uomini hanno mantenuto in vita nel tempo.
“Una banca è un posto che ti presta dei soldi, se tu puoi dimostrare che non ne hai bisogno.”
“Un banchiere è uno che ti presta il suo ombrello quando c'è il sole, ma lo rivuole indietro appena inizia a piovere.”