articolo
Coronavirus: Le comunicazioni, i controlli e le sanzioni. Gli ultimi dati dalla Prefettura


«Sono contenta di rivederci. Anche per questa Prefettura è stato un periodo duro, impegnativo, complesso. Intorno al 20 marzo abbiamo avuto un caso di positività all’interno della Prefettura e ho preferito, sentito il Dipartimento di Prevenzione della nostra Asur, disporre la chiusura di questo Ufficio Territoriale del Governo tutelando così la salute del nostro personale che è rimasto a casa per 14 giorni. Io sono rimasta da sola in questo palazzo e abbiamo assicurato da remoto tutte le attività istituzionali».
Sono stati 15 giorni intensi dunque per la Prefettura di Fermo. Questa fase è fortunatamente passata. Il 26 marzo la Prefettura, sia pure in modalità limitata dal punto di vista del personale, ha completamente ripreso l’attività.
«Ci siamo subito messi al lavoro per gli adempimenti connessi all'attuazione del DPCM del 22 marzo 2020. Abbiamo e stiamo lavorando alle comunicazioni che ci vengono rivolte dalle aziende del territorio in cui le stesse comunicano che, pur non rientrando nelle specifiche categorie degli alimentari, del settore sanitario e farmaceutico, ciononostante svolgono attività connesse alla filiera essenziale delle altre aziende».
Quindi vi sono delle deroghe previste da alcune tabelle allegate al DPCM del 22 marzo per far sì che alcune delle aziende continuino quei servizi ritenuti comunque essenziali alla filiera produttiva.
«Per quanto riguarda la Prefettura di Fermo abbiamo un buon trend di comunicazioni a tutt’oggi che poi noi quotidianamente inoltriamo al Ministero dell’Interno: abbiamo ricevuto 372 comunicazioni, ne sono state già definite 180, sono in corso di definizione le altre 192».
In che modo avviene l’istruttoria? «Ho preferito istituire un gruppo di lavoro con l’ausilio del Comando Provinciale della Guardia di Finanza che sta collaborando con la Prefettura per l’esame della corrispondenza tra la richiesta e le varie tabelle di cui al DPCM».
Al riguardo vige la regola del silenzio assenso, ossia se non arrivano risposte negative dalla Prefettura scatta automaticamente l’ok per chi ha inoltrato la domanda.
Passando ai controlli, fino ad oggi sono state 14.791 le persone controllate e di queste 373 sono state sanzionate sulla base delle violazioni previste dalla normativa. Gli esercizi commerciali controllati sono stati invece 5.404, di questi 7 sono stati sanzionati. Prezioso oltre al lavoro della Polizia Provinciale anche quello della Polizia Municipale dei principali comuni, così come il contributo dei Carabinieri Forestali che rientrano nell’alveo dei Carabinieri, della Polizia Ferroviaria, della Capitaneria di Porto di Porto San Giorgio e della Guardia di Finanzia con i vari reparti. Importante anche il lavoro dei Vigili del Fuoco.
Ci sono state anche tante domande di riconversione delle aziende per quanto riguarda la produzione delle mascherine, all’incirca 40, la maggior parte per mascherine non chirurgiche. Moltissime anche le richieste di chiarimenti e, non avendo purtroppo la Prefettura una struttura ampia di personale che potesse dare risposte “real time”, si è preferito farsi mandare dalle persone delle mail; mail alle quali con grande senso di responsabilità la Prefettura sta rispondendo.
Controlli intensificati a Pasqua e Pasquetta. «Ho ricevuto una circolare dal Ministero dell’Interno che sto mandando alle forze di polizia in cui sono previste nuove disposizioni in merito al rafforzamento dei controlli anche e soprattutto dei pedoni». Domenica, tra le altre cose, una pattuglia stazionerà davanti all’Ospedale Civile di Fermo e sarà suonato l’Inno di Mameli in segno di ringraziamento a tutto il personale sanitario.
Si è tenuto infine proprio oggi - conclude la Filippi - un incontro in video conferenza con il Direttore di Area Vasta 4, il Presidente della Provincia, i sindaci di Fermo, di Porto San Giorgio, di Porto Sant’Elpidio, di Montelparo, di Francavilla d’Ete e di Torre San Patrizio ed è stato un incontro molto utile e costruttivo.
Toccherà invece la settimana prossima ai comuni più piccoli, quelli della fascia montana, tra cui Amandola.

SHORT LINK:
https://vivere.me/bjmg