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comunicato stampa
Sant'Elpidio a Mare, Terrenzi: "Siamo ancora in tempo per fare la scelta giusta"

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da Comune di Sant'Elpidio a Mare


Il primo cittadino: "Invertiamo la rotta e pensiamo di utilizzare le strutture che nel territorio regionale ci sono già"

“Come sono solito fare dall’inizio del mio mandato seguo con attenzione le repliche giornalistiche alle mie dichiarazioni. Oggi ancor di più, data la delicatezza dei temi che stiamo trattando in questo momento che riguardano la salute di tutti noi. Finalmente dopo molteplici solleciti da parte mia, ed in alcuni casi anche scontri amari, che certamente non considero sul piano personale, leggo una replica del Direttore Area Vasta 4 dott. LiviniI sul reale stato di fatto della gestione dell'emergenza sanitaria derivante dal Covid 19”.
Con queste parole il Sindaco, Alessio Terrenzi, torna sull’argomento delle scelte da fare per affrontare al meglio l’attuale periodo di difficoltà dovuto al Covid-19.
“Io non ho mai criticato ma solo consigliato – dice il primo cittadino – e vorrei che fosse chiaro che sono dalla parte del Prefetto e Del Direttore dell’Area Vasta 4 Livini con i quali è necessario che tutto il territorio faccia gioco di squadra. Dalla stampa apprendo in primo luogo di un uomo, con il compito di direzione dell'Area Vasta 4, che ha dato corso da solo per quanto in sua possibilità, assumendosene tutte le responsabilità, a quelle azioni basilari di tutela sanitaria di tutti gli operatori e utenti del Murri, oltre le quali non si è potuto spingere data la mancanza da parte della Regione di riflessioni e disposizioni fondamentali: una su tutte la divisione delle strutture da destinare a Covid-19, comprensive di terapia intensiva, e le altre tipologie di reparto no Covid. Leggo di un uomo che si è trovato a gestire la mancanza di DPI e tamponi, che certamente aggravano la situazione e questo ovviamente non solo nelle Marche.
Leggo di un uomo che aspetta come me, come tanti altre istituzioni, come tantissimi cittadini, la possibilità di recuperare le nostre strutture sanitarie periferiche che certamente non chiedono un investimento così importante come i 12 milioni di euro per l'area fiera di Civitanova Marche, e se comunque così fosse sarebbero soldi investiti nel territorio in presidi sanitari che farebbero certamente parte di quella nuova organizzazione sanitaria cui tutti gli amministratori di questa regione dovrebbero già pensare.
Credo che a Livini possano essere imputate delle colpe solo se resterà immobile pur non essendo d’accordo su come viene gestito questo momento di difficoltà.
Non voglio certamente dire, nel ruolo che ricopro di istituzione pubblica dire, io lo avevo detto, perché non è questo il mio fine, ma è piuttosto quello di dire che siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Siamo ancora in tempo per pensare ad un’organizzazione che in primo luogo divida fisicamente le aree Covid-19 dalle altre, azione fondamentale per la tutela degli utenti, dei quali dobbiamo interessarci nell’ottica di una ripresa della gestione ordinaria delle patologie extra Covid-19 che oggi sono quasi congelate.
Suggerisco quindi, ancora una volta, alla Regione Marche, anche per il tramite del dott. Livini, di ritornare sull’argomento e valutare le proposte da me effettuate, con l'aiuto magari dei tecnici che ci guideranno sicuramente la strada tecnicamente giusta, ma che non possono assolutamente sostituirsi alle scelte politiche che rimangono a carico degli Amministratori cui i cittadini con il loro consenso hanno riposto la loro fiducia. Anche se siamo in ritardo, andiamo avanti evitando di perdere altro tempo, blocchiamo questo progetto Covid 100 che non serve a niente e iniziamo a ragionare concretamente su come recuperare le strutture esistenti. Sono scelte coraggiose, è vero. Ma siamo stati chiamati a ricoprire incarichi di responsabilità anche per fare delle scelte coraggiose, quando necessario. Troppo semplice gestire bene l’ordinario! E’ sullo straordinario, sull’emergenza che certe scelte vanno fatte con coraggio e buonsenso”.