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Il mio BUON GIORNO


L'ANSA ci informa che «...la giunta regionale delle Marche ha approvato nel pomeriggio (di ieri n.d.r.) l'attivazione dell'area sanitaria presso i locali della Fiera di Civitanova Marche, quale sito da destinare alla realizzazione di una struttura ospedaliera temporanea, capace di ospitare fino a 100 posti di terapia intensiva, necessaria alla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19».
Sia chiaro: tutto quello che si può fare per salvare persone va fatto. Resta solo un dubbio, visto che sarà una struttura temporanea, non sarebbe stato più opportuno riaprire qualche ospedale di paese, chiuso da tempo? Non so se questa ipotesi sia stata presa in considerazione. Penso di no.
Nel Fermano, il Prefetto ha sollecitato il Presidente della Regione Marche a trasferire le unità operative più facilmente spostabili nelle strutture sanitarie periferiche di P.S.Giorgio, Sant'Elpidio a Mare e Montegiorgio.
Mi rendo conto che si tratta di cose diverse: una è la terapia intensiva prevista a Civitanova, un'altra le unità operative di cui parla il Prefetto di Fermo. Però, allestire temporaneamente una struttura che poi verrà smantellata risponde ad un unico criterio: l'urgenza. E siamo d'accordo, ci mancherebbe altro! Ma anche nell'urgenza potremmo avere uno sguardo più lungo.
Riaprire un ospedale chiuso potrebbe dar modo di iniziare una nuova politica sanitaria di valorizzazione specialistica dei nosocomi minori, come prevedeva una legge di fine anni '90 riguardante sì la montagna ma estensibile all'intero territorio regionale.
Le urgenze possono essere un 'occasione, sempre che non si voglia vivere l'istante e solo quello.

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