Il paziente guarito: "Non ho mai trovato nella mia vita, un personale sanitario migliore di quello del Murri"

Al telefono si commuove, parla con il cuore in mano mentre racconta la sua storia.
Era a Pesaro il 2 marzo quando ha avvertito i primi sintomi, e si è subito recato al Pronto Soccorso di Urbino, dove dopo una lastra lo hanno mandato a casa con diagnosi di una polmonite da influenza, da curare con terapia antibiotica.
Visti i peggioramenti, il 5 marzo è tornato in PS ed è risultato positivo al tampone. Da quel momento, a causa di mancanza di posti, è stato trasferito all'ospedale Murri di Fermo.
"Sono stato ricoverato nel reparto infettivi per qualche giorno – racconta Tonelli – ma la mia fase respiratoria non era ottimale, facevo fatica a respirare da solo; per questo mi hanno portato in rianimazione".
Non è stato intubato, ma per sei giorni è stato curato con la respirazione artificiale. Sono momenti duri che non vuole ricordare. Ciò che invece vuole sottolineare, è il trattamento umano che infermieri e dottori gli hanno riservato.
Era da solo in rianimazione; la sua famiglia non ha potuto essergli vicina?
"No, non ho mai potuto parlare con le mie figlie, però i dottori hanno telefonato alla mia famiglia ripetutamente per aggiornarla sulla mia condizione di salute. Gli infermieri mi erano d'aiuto in ogni modo: mi lavavano, mi radevano, svolgevano questi lavori con molta umanità. Una dottoressa in particolare ha cercato di aiutarmi il più possibile. È difficile trovare uno staff del genere. Dottori e infermieri sono due staff eccezionali".
Dal 18 marzo Tonelli è stato sotto osservazione fino al giorno della TAC definitiva, che ha decretato la guarigione. Il 23 marzo ha ripetuto il tampone, che stavolta, finalmente, è risultato negativo.
Il messaggio che vuole mandare va a tutto il personale sanitario che si è preso cura della sua malattia dall'inizio alla fine. Non avendoli mai visti in volto durante il suo ricovero a causa dei dispositivi di protezione da loro indossati e non conoscendone i nomi, non potrà mai riconoscerli singolarmente, ma Tonelli li ricorderà per sempre.
"Un giorno, quando tutto questo sarà superato, verrò a Fermo a fare una passeggiata per ringraziarli simbolicamente. Rimarranno tutti nel mio cuore, è gente speciale".

Questo è un articolo pubblicato il 26-03-2020 alle 12:24 sul giornale del 27 marzo 2020 - 21205 letture
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