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Diventare fascisti a teatro, l'esperimento di Michela Murgia a Porto Sant'Elpidio


Lo spettacolo, andato in scena ieri 7 febbraio 2020 dal titolo "Istruzioni per diventare fascisti", è tratto dall'omonimo libro di Murgia e vanta le musiche live di Francesco Medda Arrogalla.
"Lo scopo di questa serata è farvi diventare fascisti in poco più di un'ora": per come è strutturato, lo show è una vera lezione, in cui l'insegnate, da ex democratica, spiega dettagliatamente quali sono i punti di forza di un regime totalitario e perché conviene convertirsi.
In scena solo una sedia rossa e un maxi-schermo, sul quale trionfa il simbolo comunista falce e martello e che durante la lezione servirà da lavagna per le slide riassuntive, proprio come in un'aula didattica.
Le istruzioni sono semplici, basta non mettere in discussione il capo, individuare un nemico comune che renda unito il popolo, inquinare la memoria, essere violenti e usare un linguaggio semplificato; ma diventare fascisti non è stato facile per il pubblico in sala, tanto che, all'esperimento finale completo di domande aperte, probabilmente nessuno è risultato fascista. "Non importa, ci tranquillizza Michela Murgia, il pensiero è mutabile, oggi pensate di essere democratici ma domani chissà".
Questo straripante teatro sembra troppo piccolo per contenere il fragore delle risate, il silenzio amaro delle verità svelate e la grandezza di una donna così acutamente brillante da risultare troppo scomoda per qualcuno.
Probabilmente non ci ha convinti a cambiare opinione politica perché la verità è che una Michela Murgia fascista, per fortuna, non è stata credibile.

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