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comunicato stampa
A Pedaso un pienone per la "COZZA"

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da Comune di Pedaso


Una festa che non smette mai di sorprendere, con tantissimi visitatori che provengono da tutte le Marche

Iniziata con un grande successo di pubblico e di critica la Sagra delle Cozze di Pedaso, tantissimi i comlimenti per un sugo spettacolare servito con gli spaghetti ma soprattutto i maggiori commenti sono dedicati alle amate cozze, condite con una ricetta segreta che coniga il sapore di questo mollusco bivalve con i profumi del mediterraneo.
Non sono mancati i visitatori come ogni anno a questo immancabile appuntamento estivo del territorio Marchigiano che rappresenta un punto fermo per molti turisti e cittadini che si riversano nel piccolo centro costiero.
Sempre sorpreso ed emozionato Presidente della ProLoco di Pedaso Giuseppe Marconi che afferma : "Siamo tantissimi e non posso che ringraziare gli olltre 150 volontari che si alternano in questi giorni per rendere Pedaso un punto di riferimento.
Grazie a tutti, sono sempre sorpreso di questo affettuoso abbraccio da parte dei Pedasini e non solo."
Due postazioni per la somministrazione dei piatti che hanno l'intento di limitare la fila, infatti il commento di molti è stato, "tantissima gente, ma la fila era velocissima" 4 casse e altre due postazioni per le bevande per una grande festa nel centro del piccolo borgo di Pedaso.
I turisti si fermano continuamente a fotografare i grandi pentoloni colmi di cozze che vengono cotti al momento sotto i tendoni della Proloco, il sorriro delle ragazze alla somministrazione completa l'opera per una Sagra che stupisce ogni anno.
Dopo le prime serate il bilancio è assolutamente positivo, adesso attendiamo la chiusura della Sagra a Ferragosto, e per chi non ha ancora goduto del piacere delle cozze, l'invito è aperto a tutti ricordando che finita la cena potete rimanere per l'intrattenimento musicale, Giovedì 15 Agosto ci sarà la musica calda e coinvolgente delle "Ninfe della Tammora" un viaggio tra i suoni, le danze rituali e i canti del Sud Italia, dalla Tammurriata alla Pizzica Pizzica, tra canti d'amore, storie di briganti, stornelli e serenate utilizzando strumenti tipici della tradizione come organetti, fisarmonica, chitarra battente, tamburi a cornice e con l'aggiunta di sonorità più contaminate grazie a strumenti appartenenti a culture musicali diverse come il berimbau, la darbuka, il bouzouki, ed il cajon.
La simbiosi fra tradizione e suoni contemporanei apre la musica popolare a nuove suggestioni e l'entusiasmo e la carica che trasmettono coinvolge nell'immediato gli spettatori rendendoli partecipi all'evento.