comunicato stampa
Andrea Balestrieri sui continui disservizi di Poste Italiane


Le autorità preposte mi devono spiegare cosa intendono fare per risolvere il caos generato dal modello di consegna a giorni alterne di Poste Italiane che sta creando oltre al caos totale con ritardi nelle consegne e centri di smistamento invasi da lettere sia ordinarie che raccomandate anche molta preoccupazione.
Devo dedurre che a Poste Italiane interessi solamente l' obiettivo di guadagnare rimanendo molto lontano da quelli che sono i reali bisogni e necessità della collettività.
A pagarne le conseguenze sono i cittadini del fermano ai quali, di fatto, è negato il diritto di usufruire a pieno del servizio postale. Ho sollecitato dal mese di settembre 2018 in tutte le varie sedi istituzionali arrivando a scrivere per ben 2 volte al ministero dello sviluppo economico.
I disservizi delle poste sono stati discussi nelle aule dei consigli comunali e in quello regionale ma ad oggi non solo la situazione non è cambiata, ma a mio avviso e anche peggiorata.
A questo punto subito dopo la pausa estiva se non ci saranno né risposte da Poste Italiane né miglioramenti, scriverò insieme all intero coordinamento provinciale, all'autorità di vigilanza chiedendo non solo di intervenire subito in questo nuovo modello che la nuova "politica" di poste ha fortemente voluto ma anche di sanzionare qual ora c'è ne fosse la reale necessità.
I cittadini sono esasperati, arrabbiati ed indignati: si vedono recapitare in ritardo non solo la posta ordinaria ma anche le bollette da pagare, andando così incontro in sanzioni per ritardi non imputabili alla propria volontà.
Alla posta ordinaria e alle fatture scadute si aggiunge anche la posta raccomandata che giace nei centri di smistamento. Con la nuova azione che intraprendero' insieme a tutto il direttivo di Fratelli d'italia subito dopo la pausa estiva, vorrei capire cosa vuol fare l' Agcom alla luce delle numerose segnalazioni mosse dalle varie amministrazioni e quali saranno le azioni che intenderanno intraprendere.
Regna una generale confusione, e Poste Italiane non può pensare solamente al suo modello di marketing; i dirigenti, hanno il dovere di ascoltare gli utenti ma anche i propri dipendenti che oltre ad essere i primi interlocutori con i cittadini, sono le prime persone che ci mettono la faccia, cercando ogni giorno di rappresentare al meglio l'azienda.

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