comunicato stampa
Ceriscioli: "Lega e 5 Stelle portano addosso responsabilità enorme nei confronti dei terremotati"


Parliamo dei fatti: un anno fa lavoravano sul sisma 434 persone nei Comuni e nelle Province. All'Ufficio speciale ricostruzione erano 143 e un anno dopo sono gli stessi. Un anno dopo sono quindi esattamente gli stessi se non qualche unità in meno. Il Governo ha aggiunto 0 personale in più sul sisma. Questo è il fatto inappuntabile, incontrovertibile, inattaccabile, inoppugnabile. Ma in realtà le cose stanno ancora peggio: molti di questi tecnici lavorano con contratti a termine con scadenze ravvicinate. sicuramente, hanno in questo tempo assunto capacità operative e competenze importanti di cui noi avremo bisogno molto oltre la scadenza degli attuali contratti.
Il nuovo governo, quando si insedierà, come primo provvedimento dovrà prorogare i contratti di tutti questi professionisti indispensabili per la ricostruzione e a questi dovranno essere aggiunte altre unità. Le 120 persone promesse non sono ancora arrivate, ma se non si stabilizzano prima quelli che ci sono il rischio è una confusione totale dove anziché aggiungere 120 unita, saranno quelli con i contratti in scadenza che oggi già lavorano negli uffici e nei Comuni della Regione a partecipare al concorso. Il rischio è un effetto caos paralizzante per la ricostruzione. Gli altri protagonisti della ricostruzione sono i liberi professionisti marchigiani: architetti, ingegneri, geometri altre figure tecniche, che stanno lavorando sulla ricostruzione privata e vengono pagati solo a intervento finito.
Questi tecnici continuano a fare da banca allo Stato: il valore del lavoro che hanno fatto e per il quale non hanno ricevuto nulla ammonta ad oltre 100 milioni i crediti, questo perché manca una legge che preveda anticipazioni. Anche questo va sbloccato perché è un altro elemento di rallentamento e di paralisi. E’ quindi importante che ci sia un serio impegno da parte di chi vorrà candidarsi al governo del Paese e dare risposte al problema più grande che ha la Regione Marche: la ricostruzione. La Lega e i Cinque stelle hanno dimostrato di non essere in grado di mantenere gli impegni presi alle ultime elezioni politiche nazionali. Hanno voluto centralizzare tutto nelle loro è in quelle del commissario nazionale e il risultato è un fallimento. Quello che serve è l’esatto contrario: dare un ruolo pieno nella ricostruzione alle Regioni nominando i presidenti commissari, e ascoltando le istanze dei territori.
