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Progetto Creazione cala il sipario con due spettacoli

2' di lettura 26/06/2019 - I ragazzi di Progetto Creazione, tornano al teatro delle Logge di Montecosaro con gli ultimi due spettacoli della stagione

Dopo il successo dei piccoli con “Il cuore degli animali”, bissato lo scorso venerdì dal “Delitto al ritratto di Lord Byron”
Giovedì 27 giugno, ore 21.15, è il momento dei ragazzi 14-17 anni con “Le donne sapienti” riadattamento dell’omonima opera di Moliere.
Una famiglia rimane sconvolta dall’improvvisa decisione presa da Rosi, la figlia più grande. Lei vuole sposarsi, rinunciando così ai piaceri dello spirito, tanto auspicati dalla madre e dalle sorelle, in cambio di una vita “banale” che le porterà un marito e una nidiata di mocciosi, preferita invece dal padre e dalle zie. Due sono così gli schieramenti e ognuno col suo candidato sposo. Commedia divertente e ricca di colpi di scena, che alla fine decreterà un vincitore. Chi la spunterà? L’amore carnale, ispirato da Clitandro? O l’amore per la sapienza, identificato in Trissottino?
Gli interpreti sono Aurora Zallocco, Anastasia Mercuri, Micol Ferrara, Gaia Di Vincenzo, Erica Olivieri, Linda Morganti, Giulia Lattanzi, Lorenzo Di Vincenzo, Diego Pallotti, Sara Priolo, Valeria Donati, Elena Marcantoni, Luca Marotta, Maddalena Regoli.
La regia è di Alessandro Maranesi e Lorenzo Bagalini

Venerdì 28 giugno, ore 21.15, si chiude con “L’Io proibito”.
E’ uno spettacolo diviso in due atti unici:
Il primo “Binario unico”, con Lorenzo Streppa e Rebecca Ercoli, è diretto da Paolo Malaspina: si parla della vita, delle ferite che essa infligge e della ricerca costante della felicità perduta. Tutto questo è raccontato con la leggerezza e la spietata sincerità di due bambini.
Il secondo “In me” è un testo originale scritto qualche anno fa da Alessandro Maranesi che finalmente vedrà la luce grazie all’interpretazione dei giovani e promettentissimi attori Riccardo Renzi, Paolo Dezi, Raffaela Martufi, Rosanna Marotta, Elisabetta Negri e Giacomo Rocchetti.
L’ispirazione arriva dalla “Critica della ragione pura” di Kant in cui la ragione viene messa sotto processo per capire la validità e i fondamenti della conoscenza.
Qui invece è Leonardo Triconte, un uomo in piena crisi di nervi, ad esser processato; a farlo è il se stesso giudice che, all'ennesimo grido di aiuto, decide di intervenire, insieme alle altre facoltà, per cercare di risolvere quei problemi e spezzare quelle dinamiche che ormai da troppo tempo condizionano la vita del giovane. L’introspezione è il filo conduttore di un viaggio che alterna momenti di ilarità, di commozione e di riflessione.
Ingresso 5 €


di Marco Squarcia
redazione@viverefermo.it





Questo è un articolo pubblicato il 26-06-2019 alle 10:00 sul giornale del 27 giugno 2019 - 722 letture

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