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Amandola: Le opere d'arte e le pagine del Terribili per la riscoperta delle proprie origini storiche

2' di lettura 30/12/2018 - Si è svolta venerdì 28 dicembre, nel Salone dell’ex Collegiata, la presentazione del libro Amandola nei suoi sette secoli di storia e di vita cittadina, ristampa dell’opera di Alessandro Terribili del 1949, che narra le vicende della cittadina dalla sua fondazione all’età contemporanea.

La riedizione rientra all’interno di una serie di pubblicazioni, realizzate anche grazie all’interesse dell’Amministrazione comunale, che hanno come oggetto la celebrazione dell’anniversario per i 770 anni dalla nascita del Libero Comune di Amandola.
La ristampa del libro del Terribili è dovuta, in particolar modo, all’Associazione culturale Dinos e al suo presidente, Basilio Millozzi, che ha aperto la serata presentando i contenuti più importanti del volume con qualche cenno alla vita dell’autore. Nel corso dell’evento è intervenuto anche il professor Luigi Pisani, che ha presentato le opere pittoriche e scultoree, restaurate, in parte, dagli studenti del laboratorio delle Università di Camerino e di Urbino, che da due anni lavorano nei locali dell’ex Collegiata.
Lo scopo del progetto è quello di recuperare i quadri e i manufatti provenienti dalle chiese e dagli edifici pubblici amandolesi colpiti dal sisma, per creare, come ha spiegato il Sindaco Adolfo Marinangeli, “un deposito dinamico dove le opere possano esser viste e vissute dalla gente”.
La serata, inoltre, è stata allietata dalle musiche offerte dall’Associazione La Fenice, che, sulle note di clarinetto e tastiera, hanno chiuso l’evento. La ristampa del libro del Terribili rappresenta un momento importante per la comunità amandolese, che, tra le sue pagine, può ritrovare le proprie origini; affinché, come si augurava lo stesso autore nella prefazione al testo: “La rievocazione degli ordinamenti che si dettero i nostri antenati […] e soprattutto la constatazione del senno dei reggitori della pubblica cosa, che valse a far superare tante dure prove in contingenze in cui sembrar poteva che tutto dovesse andare sommerso, possano esserci di nuova guida e di lieto auspicio per il prossimo avvenire”.








Questo è un articolo pubblicato il 30-12-2018 alle 14:48 sul giornale del 31 dicembre 2018 - 441 letture

In questo articolo si parla di cultura, articolo, Gloria Coccia

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